Prandelli aspetta...
Abate,Chiellini, De Rossi: l'ordine è solo alfabetico, non di probabilità di recupero. Ma il medico della Nazionale Enrico Castellacci ha assicurato che farà di tutto per restituire i tre azzurri a Prandelli per Italia-Germania. Se così fosse - e così sarà, visto che nessuno vuole perdersi una partita del genere - il commissario tecnico azzurro avrebbe tutti gli elementi per comporre il suo puzzle tattico anti-Loew. «Abate - ha detto Castellacci - ha un risentimento muscolare al bicipite femorale sinistro, De Rossi una sciatalgia alla gamba sinistra, mentre Chiellini sta seguendo protocollo impostato: i tempi son ristretti ma speriamo di metterli a disposizione». Tempo per provare ce ne è pochissimo. Le fatiche dei supplementari con l'Inghilterra e i due giorni di riposo in meno rispetto all'avversaria hanno costretto Prandelli a ridurre ulteriormente i carichi di lavoro. Pochi appoggi a terra, l'indicazione dei preparatori: dunque niente partitella di addestramento tattico. Palestra la mattina, stretching nel pomeriggio. La presenza di De Rossi è più di un'indicazione della volontà del centrocampista. Il rientro di Chiellini, cui sarebbe illogico risparmiare la semifinale in vista di un'eventuale finale, pone solo un dubbio: rientro da centrale difensivo al posto di Bonucci o da terzino sinistro? Balzaretti è stato tra i migliori nelle ultime due partite, e non è pensabile un suo spostamento a destra se Abate non recupera. A centrocampo, fatiche di Marchisio a parte, la filosofia di gioco - un'Italia tutta possesso palla e gioco d'attacco - spingono alla conferma in blocco. Anche di Montolivo, il cui lavoro tattico contro l'Inghilterra ha concesso a Pirlo assoluta libertà di manovra. Balotelli-Cassano, poi, avranno ancora la loro chance. Semmai, Prandelli vorrà tenere conto delle fatiche del numero 10. E preparare cambi rapidi. Domani, sul terreno dello stadio di Varsavia, l'unica prova di un'Italia che Prandelli ha già in testa. Gli azzurri sono scesi in campo sul terreno di gioco del Pilsudksi dopo aver rivisto, in albergo, il video dell'amichevole del 2011 a Dortmund (1-1), contro i tedeschi di Loew. Poi cancelli chiusi e azzurri di nuovo in campo, ma lontano da occhi indiscreti. L'appuntamento è troppo importante e ogni dettaglio non può essere lasciato al caso.