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Napolitano benvenuto Monti meglio di no «Scaramanzia politica» per la sfida di Varsavia

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Conil traguardo lì, ad un passo, nulla può essere lasciato al caso. Ci vuole la tecnica, la tattica, il cuore e, soprattutto, una buona dose di fortuna. Anche perché, si sa, non sempre nel calcio vince il migliore. Così, in vista della sfida di giovedì contro la Germania, già si guardano i particolari che potrebbero favorire gli azzurri o i tedeschi. Tutto inutile? Poco importa, la scaramanzia è per sua natura irrazionale. Un po' come il tifo. Primo punto: chi ci sarà in tribuna a Varsavia? Forse il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che fin dall'inizio di questo Europeo non ha mai fatto mancare il proprio supporto alla Nazionale. Era all'esordio di Danzica contro la Spagna e l'altra sera, subito dopo la vittoria ai rigori con l'Inghilterra, ha immediatamente telefonato per complimentarsi con Cesare Prandelli e i giocatori. Per il Capo dello Stato non si tratta semplicemente di una questione sportiva. L'Italia che vince nel calcio è ormai diventata una metafora del Paese che, pur tra mille difficoltà, sta cercando di rialzarsi e uscire dalla crisi. E poi, lo ha detto esplicitamente prima che tutto avesse inizio: «La crisi economica e finanziaria è una cosa, e il calcio è un'altra, ma vincere incoraggia i Paesi nei momenti di difficoltà». Avanti così. La Nazionale e la federazione, ovviamente, sono ben felici di avere al loro fianco il presidente della Repubblica. «Non so se contro la Germania sarà a Varsavia - ha detto ieri il presidente della Figc Giancarlo Abete - non mi risulta, ma la sua presenza a Danzica è stata veramente un bel segnale». Da non dimenticare, infine, l'aspetto scaramantico: Napolitano era a Berlino in occasione della vittoria del Mondiale 2006. Chi non c'era allora e non ci sarà nemmeno stavolta è il premier Mario Monti. Che in questi giorni ha mostrato tutto il suo disinteresse per il calcio convocando una conferenza stampa congiunta, in occasione della visita a Roma di Francoise Hollande, proprio in concomitanza con Italia-Croazia. Giovedì sera il Professore sarà a Bruxelles per il vertice europeo sulla crescita. Al suo fianco la cancelliera Angela Merkel. Vedranno insieme la partita? Non è dato sapere. Di certo c'è che, mentre sperano che Monti continui ad occuparsi della Nazionale con il sobrio distacco che finora ha «portato bene», gli italiani accolgono favorevolmente la notizia che la Merkel, a differenza dei quarti di finale contro la Grecia, stavolta non seguirà dal vivo la sua Germania: l'ultima volta che le capitò di guardare in televisione una squadra tedesca era durante i rigori che permisero al Chelsea guidato dall'italiano Roberto Di Matteo di battere il Bayern Monaco e conquistare la Champions League. E chissà che effetto avrà la presenza, davanti al teleschermo, di un altro tifoso illustre: Papa Benedetto XVI. Non è infatti escluso che il Santo Padre, anche se per poco, guardi la partita. Per lui, viste le origini tedesche, sarà una sfida nella sfida.

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