Successo dedicato ai terremotati dell'Emilia
Genuinoe per nulla forbito Vettel: «È stata una m... stavamo bene, andavamo forte anche dopo la Safety car. Ho perso l'acceleratore e non c'era più niente da fare. Ma avete visto qual è il nostro potenziale». Bicchiere mezzo pieno per Webber: «È stato un altro giorno pazzesco. Come stiamo scoprendo, è molto diverso tra le qualifiche e la gara e nessuno può sapere cosa succederà domenica. La strategia è stata quella di andare all'avventura e di capire cosa accadeva di volta in volta». Il secondo classificato è Raikkonen, l'eterno scontento: «Alla fine il secondo posto è ok, una buona gara, ma non è quello che volevamo. Il nostro obiettivo è la vittoria». Il finnico ha approfittato del crollo dei pneumatici di Hamilton negli ultimi giri (lo spettro del Gp del Canada si è rimaterializzato, allora però toccò ad Alonso perdere posti): «Le mie gomme erano andate, come se avessi avuto le posteriori a terra. Non so dove sarei finito, ma non potevo lasciar passare i rivali senza tentare nulla». I crash con Maldonado non sono una novità: nel 2011 Gp di Monaco e Belgio, oggi Valencia: «Non so cosa sia successo. So solo che sono entrato in curva e non ne sono uscito. Abbiamo perso un sacco di punti oggi». Il britannico della McLaren ha anche bacchettato la squadra. Furioso in corsa quando alla radio chiedeva dove fosse dopo il caos ai box e contrariato nel paddock quando ha detto che i meccanici sono stati ben lontani da un buon ritmo. Entusiasmo alle stelle per Schumacher. È la prima volta che sale sul podio da quando è rientrato nel Circus: «Grandioso e inaspettato. Quando ho attraversato il traguardo ho chiesto: come sono arrivato? E mi hanno detto sei terzo, non ci potevo credere! Sono molto felice». La Mercedes sembrava avviata a una disfatta non avendo «pittato» in regime di S.C. e invece ha portato al sesto posto anche Rosberg: «Ero convinto di finire 15°! È stata una lotta. Devo ringraziare Vowel, che fa la strategia, senza di lui non andavo da nessuna parte».