«La vittoria più bella della mia carriera»
Raggiante Fernando: «Sono orgoglioso» Massa ancora una volta fuori dai giochi
Percostanza di risultati, lo spagnolo meriterebbe il titolo. Da un anno va sempre a punti, in questa stagione condivideva il primato con Hamilton che ieri si è ritirato. Nella sua terra ha centrato anche la 30° vittoria in carriera. Diciamo la verità: la Ferrari non è la monoposto migliore, ma è la più affidabile. Dura a morire. Bella caratteristica in un Mondiale in cui non c'è una vettura regina. E dunque: traguardo e mani sul casco, incredulo, lui per primo, Alonso. Festa con i tifosi e con il team, lacrime e champagne, trofeo cullato e 111 punti di fiducia: «La mia vittoria più bella – ha detto – è difficile esprimere a parole quello che provo. Vincere la gara di casa è una sensazione unica, farlo con la Ferrari che è una macchina molto speciale è incredibile. È stato favoloso vedere tutti i tifosi in rosso lungo il rettilineo». Il ferrarista sottolinea i successi sportivi del suo Paese: «La Spagna aveva già avuto un successo nella partita degli Europei, oggi (ieri, ndr) io. Sono molto orgoglioso». È felice e si gode un inatteso successo, oggi di nuovo al lavoro: «La Formula 1 è uno sport, il che significa avere alti e bassi. Forse nella F1 vale di più perché ci sono più variabili. Oggi (ieri, ndr) è stata una corsa davvero incredibile, ho fatto delle belle lotte, almeno sette-otto sorpassi, puoi finire contro un muro ma puoi anche vincere: tutto è andato bene». Soddisfatto lo deve essere perché ha preso il largo nella classifica piloti: Webber, incredibilmente il primo degli inseguitori, è a 91 punti, Hamilton a 88 e Vettel a 86. Come detto, solo una Ferrari porta fieno in cascina. Una monoposto dai due volti. Questa volta a mettere i bastoni tra le ruote a Massa (16°) ci ha pensato la rottura interna di un pezzo sulla monoposto (quale, boh?) e Kobayashi. «Già al settimo giro c'era qualcosa di rotto sulla macchina, ho perso il bilanciamento, prima invece ero molto forte, potevo avvicinarmi a Fernando. Poi Kobayashi mi ha messo fuori dalla gara». Sull'incidente ha ragione: il pilota della Sauber che si è fermato a seguito della collisione nella quale ha rotto il musetto della F2012, sarà penalizzato con la retrocessione di cinque posizioni sulla griglia di partenza del GP di Silverstone tra quindici giorni. Il numero uno della scuderia Stefano Domenicali contiene la gioia: «Siamo molto contenti, corsa straordinaria di Alonso, ma il Mondiale finisce a novembre». Il doppio ritiro di Vettel e Hamilton è stato un bel vantaggio: «La sfortuna fa parte della gara, e oggi (ieri, ndr) dobbiamo essere molto contenti. Ma noi puntiamo a un obiettivo più importante di una sola vittoria. La nostra strategia si è delineata quando la safety car ha annullato tutto. Abbiamo marcato Hamilton perché era lui il nostro riferimento in classifica». Alla fine non riesce a non levarsi un sassolino dalla scarpa: «Siamo stati bravi con le gomme? Bastava leggere i titoli dei giornali di oggi (ieri, ndr). Abbiamo sentito dire tante stupidaggini, ma sappiamo che fa parte del gioco». Se lo sa, ha fatto un'inutile polemica. Gia. Ori.