De Rossi felice a metà «Non so se recupero»
GiovanniMigliori L'Italia esplode di gioia, lui si sbaciucchia la piccola gaia. È un De Rossi distrutto ma felice come la sua bambina quello che lascia il campo di Kiev dopo una delle partite più importanti della sua vita. Giovedì vorrebbe giocarne un'altra ma non dipenderà soltanto da lui. «Mi è dispiaciuto tanto - spiega a fine gara - per l'infortunio, spero di guarire per la semifinale: ho fastidio al nervo sciatico e adesso non sono ottimista perché mi fa male». Un problema in più per Prandelli che dovrà rinunciare allo squalificato Maggio, probabilmente a Chiellini e forse anche ad Abate: la fascia destra è scoperta. Ci sono tre giorni per sperare e pensarci, ieri era il momento di esultare. «A questa serata non cambierei una virgola. Se devo scegliere l'immagine della partita - prosegue De Rossi - dico il rigore di Pirlo: era di tempi di Totti che non si vedeva un tiro così folle». Lo juventino racconta la sua magia. «Ho visto il portiere che era bello carico -ha detto Pirlo - e ho pensato di fare così, è stato più facile tirarlo così. De Rossi sta facendo un grandissimo Europeo, purtroppo ha avuto questo piccolo infortunio, spericamo di recuperarlo per giovedì». Una serata indimenticabile anche per Diamanti. «È stata una vittoria meritata - dice il trequartista - i rigori hanno fatto giustizia del nostro dominio durante la partita. Emozioni particolari tra il rigore e l'esultanza? No, pensavo solo di andare ad abbracciare Buffon che mi aveva detto di allargare il tiro». Il portiere è stato l'altro protagonista di una notte magica. «Ho temuto la beffa - racconta Buffon - perché quando comincia una lotteria puoi vincere o perdere. Abbiamo meritato la semifinale perché abbiamo fatto una partita da squadra importante. Non sono uno che fa i salti di gioia perché arriva in semifinale. Ho motivi per essere felice, ma ne avrei anche per essere irritato. Se arriverò in finale e vincerò avrò di che gioire. Io non parto per arrivare terzo o quarto. E nemmeno secondo».