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Battuti gli Usa si pensa subito al futuro

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Dopola sconfitta in Argentina, gli Azzurri non falliscono le due vittorie «normali» con Canada e Usa, partite simili per il valore degli avversari e per quanto mostrato dai ragazzi di Brunel, in positivo e in negativo. Ffilo conduttore è stato l'alto numero di possessi gettati via per errori di manualità (19 contro gli Usa!) dilapidando tesori di conquista garantita dalla mischia chiusa, dominante in tutte le partite, e da una discreta rimessa laterale. Di buono il ct francese riporta nella valigia le buone prestazioni individuali. I centri Morisi e Andrea Pratichetti, le seconde linee Furno e Fuser, il pilone De Marchi sono i talenti che hanno dimostrato di essere pronti per il salto. Anche il parziale recupero dell'apertura Bocchino tornerà molto utile in vista dei match di novembre e del Sei Nazioni 2013, così come importanti sono le conferme di Gori e Venditti, mentre Benvenuti deve trovare continuità. Intanto in questi giorni a Roma si agita il versante politico, dopo l'annuncio del presidente Giancarlo Dondi di non ricandidarsi alle prossime elezioni federali e di sostenere il bresciano Alfredo Gavazzi come candidato per la continuità. Ora si attende il nome che sarà sostenuto dalla famiglia Benetton.

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