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Adriano Serafini La fase ad eliminazione diretta di Euro 2012 regala la prima sentenza confermando i pronostici della vigilia: il Portogallo supera di misura la Repubblica Ceca in un quarto di finale illuminato da un'unica stella.

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Attaccoconfermato con Ronaldo e Nani ad agire dietro l'unico riferimento Postiga. Dall'altra parte Bilek é costretto, per la seconda gara consecutiva, a rinunciare a capitan Rosicky, fermo ai box per un problema al tendine d'Achille accusato nella gara contro la Grecia. La prima mezz'ora consegna emozioni con il contagocce: i cechi si compattano difensivamente intorno a Nani e Ronaldo cercando di ripartire in contropiede con i tagli in verticale del convincente Jiracek. I lusitani attendono, con poche confuse idee. Gebre Selassie affonda sulla fascia costringendo Contreao a limitare i soliti compiti offensivi: Bento scuote la testa proprio mentre Ronaldo comincia a prendere confidenza con il campo. Tre lampi in quindici minuti per il fenomeno del Real Madrid, che peró trova davanti a lui un Cech in versione campione d'Europa. Helder Postiga, per un problema muscolare, lascia il posto ad Hugo Almeyda mentre la partita scivola verso la fine dei primi quarantacinque minuti. Giusto il tempo di assistere ancora ad una magia di Ronaldo, che servito in area si gira in un fazzoletto scaricando un destro secco sulla base del palo. La ripresa segue sulla falsa riga degli ultimi lampi del primo tempo: calcio di punizione di CR7 e secondo palo colpito (il quarto in due partite). Il monologo portoghese mette alle corde la formazione ceca, che rischia ancora sulle conclusioni di Almeida e Moutinho. Con l'incubo dei supplementari alle porte, i ragazzi di Bento producono il massimo sforzo: Nani si invola sulla fascia mettendo in mezzo un pallone, che Ronaldo di testa in tuffo questa volta non puó sbagliare. Terza realizzazione nella manifestazione (raggiunto Gomez e Dzagoev e Mandzukic) passaggio del turno assicurato. I cechi tornano a casa con la consapevolezza di aver disputato un buon torneo, bloccato soltanto da un avversario piú forte. La sfida di domani tra Spagna e Francia, a prescindere da chi la spunterà, consegna una semifinale che promette già spettacolo.

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