Gioca Balotelli «Non ho paura
PaoloDani KIEV La serata di Supermario. L'italiano più temuto dagli inglesi, quello che conoscono meglio. A giudicare dalla vigilia, può assere davvero lui l'arma in più di Prandelli che infatti torna a schierarlo dall'inizio in coppia con Cassano. Sorridente, sicuro di sè, lucido e preciso nella scelta delle parole. E sempre all'attacco. Se Balotelli stasera contro gli «amici» inglesi si presenta con lo stesso piglio della conferenza di ieri, l'Italia può finalmente trovare il campione sperato. «Io penso a giocare, a dare il massimo, a fare gol. Se poi voi vi divertite o vi arrabbiate, sono questioni vostre», è l'esordio del ragazzo del City. «Il mio compagno Joe Hart dice che ci sono un Balotelli buono e uno cattivo? Fortunato lui che ne conosce due...», è il suo modo - riuscito - di sdrammatizzare. Non c'è tabloid che tenga, lui «bad boy» non si sente affatto. «Questa maglia non mi pesa», racconta alla vigilia del quarto di finale contro l'Inghilterra, lui definito «nuovo italiano» da Prandelli, e come tale accolto da Napolitano. «Però - ammette poi - mi emoziona. Non date retta a chi dice che finora ho fatto un Europeo col muso, che ero arrabbiato con la squadra, che ce l'avevo con qualcuno. Mi dava fastidio solo non aver segnato, tutto qui». Ecco, il gol con l'Irlanda. Non c'è nemmeno tempo di chiedergli con chi mai ce l'avesse. «Non è vero, come è stato scritto, che ho il culo nella nutella, e tutte queste cazzate...», dirà a fine conferenza, mentre Prandelli si sorprende. È la risposta alle critiche «generazionali» di un opinionista. L'unica che scuote Balotelli dalla sua serenità «Il mio procuratore Raiola dice che sono un Peter Pan, qualche compagno mi definisce un ometto. Chiariamo: sono due metafore per definire la persona, non il calciatore. E io mi sento molto più uomo che Peter Pan. Non devo dimostrare niente a nessuno: chi mi conosce sa chi sono veramente». A conoscerlo bene sono anche gli inglesi. «Amici ne ho, sono tutti i compagni del City. Paure invece no: non temo nessuno, di loro. Trovo solo divertente affrontarli, e ovviamente batterli. Perché mi auguro con tutto il cuore che vinca l'Italia». Va in dribbling su chi gli chiede se stavolta esulterà. «Prima fatemi segnare, e poi vediamo...». La formazione non è stata svelata da Prandelli, ma Barzagli ha parlato di schieramento a quattro per arginare Rooney. Quindi davanti a Buffon oltre al medesimo Barzagli, Bonucci, Balzaretti e uno tra Abate e Maggio. A centrocampo confermatissimi Pirlo, De Rossi e Marchisio, Montolivo o Nocerino potrebbero rilevare Thiago Motta, alle prese con un affaticamento muscolare. Davanti, Cassano-Balotelli. Un'Italia all'attacco-