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Arnaldo Baroni Facile, pratica e maneggevole.

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LaInazuma è spinta da un piccolo motore di 250 4 tempi raffreddato a liquido, con alimentazione ad iniezione elettronica capace di 28 cavalli di potenza ed una coppia di 22 Nm. Il piccolo bicilindrico adotta inoltre un contralbero di bilanciamento per attenuare le fastidiose vibrazioni del motore e ridurre le rumorosità meccaniche provenienti dal basamento. Il contralbero migliora anche l'erogazione e la «rotondità» del motore a tutti i regimi di rotazione. La frizione è una classica multi disco in bagno d'olio unita ad un cambio a 6 velocità. Il telaio è un doppia culla in acciaio, su cui sono ancorati una forcella telescopica all'anteriore ed un forcellone doppio braccio che «lavora» su un mono ammortizzatore regolabile nel precarico molla. Le ruote, entrambe da 17, adottano un singolo freno a disco all'anteriore da 290mm con pinza a 4 pistoncini è sempre un mono al posteriore con disco da 240 mm. Soli 182 kg di peso in ordine di marcia e 13,3 litri di capienza di serbatoio rendono la Inazuma 250 una vera passista urbana. Ben fatto e molto curato il quadro strumenti con il classico elemento analogico circolare unito ad un display LCD multifunzione che racchiude la gamma completa delle informazioni necessarie. Due le colorazioni disponibili, in nero e rosso perlato. Il costo della Suzuki Inazuma 250 non è ancora dichiarato ufficialmente ma probabilmente sarà inferiore ai 4.000 euro.

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