Super Germania La Grecia non vale l'Euro
Poiil sigillo dell'intramontabile Klose a chiudere i giochi e il poker calato con una «bomba» di Reus. Quando è apparsa la Merkel con la sua inguardabile mise la curva greca sommerge di fischi la leader tedesca che non gode di simpatie da quelle parti. Il maxischermo acuisce la distanza tra i due popoli. Del resto, questa sfida era stata presentata come il derby dello «spread». In pratica disciplina ferrea contro caos organizzato, crauti e salsiccie contro feta e moussaka, potenza economica contro Stato in bancarotta conclamata dopo tanti sperperi degli anni passati. La crisi dell'euro aveva caricato la partita di molti significati simbolici che andavano ben oltre il calcio. Anche alla vigilia gli scontri verbali erano arrivati a un livello molto alto come testimoniavano i titoli dei giornali dei rispettivi Paesi prima della gara di ieri sera. «Cosa hanno i greci da offrire oltre al debito? Ragazzi, attenti alle ossa», si chiedeva provocatoriamente il quotidiano popolare tedesco Bild in un'analisi del gioco greco, secondo il quale la squadra di Atene non poteva che ricorrere ad un gioco duro. «Ragazzi, attenti alle ossa!». E in Grecia i giornali auspicavano una vittoria contro «la dominazione straniera tedesca». Si parte ed è subito Germania con un gol annullato a Klose sul filo del fuorigioco dopo appena tre minuti. Copione tattico scontato: tedeschi padroni del campo, greci a difendere la porta di Sifakis, peraltro molto incerto sui tiri dalla distanza. Il pressing è continuo anche se a volte un po' al rallentatore e così, come logica conseguenza di tanti assalti, arriva il gol di Lahm sul finire del primo tempo. La conclusione del capitano tedesco è chirurgica e fa scattare in piedi anche la Merkel che può esultare per il meritato vantaggio. Prima dell'intervallo ancora Germania con i greci volenterosi, ma senza la forza per reagire al gol tedesco. Dominio totale per 45 minuti e punteggio generoso nei confronti dei guerrieri ellenici, privati anche dello squalificato Karagounis, uno degli ultimi eroi dell'Europeo vinto otto anni fa in Portogallo. La ripresa è in fotocopia, ma nel calcio se si domina e non si segna può anche succedere che una squadra alle corde trovi il gol del pareggio. Samaras illude le truppe greche, ma dura sei minuti perché Khedira rimette le cose a posto. Merkel di nuovo in piedi e poi ancora sul terzo gol di Klose a incorniciare una serata movimentata che avrà, di sicuro, fatto bene alla sua linea. E ancora Reus a calare il poker. Poi il rigore di Salpingidis, per ulteriore conferma dell'orgoglio ellenico: il trionfo, però, è della Germania che va in semifinale e aspetta la vincente di Italia-Inghilterra.