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Sogno greco Eliminare la Germania

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DarioBriscolini Germania-Grecia, molto più di una partita di calcio. Il «derby dello spread», in programma stasera a Danzica (ore 20.45, Raiuno), mette di fronte nei quarti di finale le nazioni più antitetiche d'Europa. La ricca e tracotante Germania e la Grecia che annaspa nel mare agitatissimo della crisi economica. La voglia di rivincita degli ellenici ridotti all'indigenza contro lo strapotere tedesco. Così la partita di questa sera assume per i greci il significato di una riscossa dopo due anni di sofferenze. La Merkel accetta la sfida e sarà regolarmente in tribuna d'onore: la cancelliera ha chiesto e ottenuto addirittura un anticipo dell'incontro di oggi con Monti, Hollande e Rajoy. La differenza tra le due nazioni è però anche calcistica: gli uomini di Loew partono strafavoriti. Insomma un Davide contro Golia in tutti i sensi. Eppure la squadra greca appoggiata da tutto un popolo proverà a fare il colpaccio: buttare i tedeschi fuori dall'Europa. Per fortuna Angela non interferirà almeno nelle scelte tecniche, come afferma il commissario tecnico tedesco Loew: «La Merkel e io abbiamo un ottimo rapporto e siamo arrivati ad un accordo: lei non interferisce con le questioni calcistiche e io non parlo di politica per nessuna ragione». La maggior parte dell'Europa farà il tifo per la squadra di Fernando Santos: certamente tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, i più coinvolti nella crisi del debito sovrano. Incerta la presenza del neo-premier Samaras, in campo Frau Angela vedrà certamente scorrazzare sulla fascia, sotto la sua tribuna, l'omonimo del capo del governo di Atene, l'attaccante Giorgios Samaras che smorza i toni della sfida: «Non mischiate sport e politica». Gli fa eco Dimitris Salpingidis: «Non siamo qui per parlare di politica ma per giocare a calcio. L'importante è indossare le magliette e cercare di vincere per il nostro popolo». In campo i tedeschi vogliono confermarsi come la squadra migliore dell'Europeo (lunica finora ad aver vinto tutte e tre le partite). Finora non hanno lasciato neanche le briciole agli avversari, nove punti in tre partite e tutti a casa. Chissà se potrebbero pagare questo inizio sprint e magari proprio nella gara con i maggiori significati politici. La partita della Grecia è abbastanza prevedibile: difesa arcigna e qualche sporadico contropiede. E'l'unica chance che possono avere gli ellenici contro i colossi teutonici: la tattica che ha permesso alla squadra greca di battere la Russia e capovolgere le sorti di un girone che li vedeva spacciati dopo aver conquistato solo un punto in due partite. Mancherà però il suo giocatore più rappresentativo, l'ex interista Karagounis fuori per squalifica. Nei tedeschi Loew non dovrebbe variare nulla. E come dargli torto: squadra che vince non si cambia. Dunque di nuovo Ozil, Muller e Podolski a suggerire l'unica punta Mario Gomez, già autore di tre centri in questo Europeo.Ormai è tutto pronto per la sfida: è ora di far parlare il campo.

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