Buffon carica
SimonePieretti Più Montolivo che Diamanti: il cittì azzurro Cesare Prandelli sfoglia la margherita prima di decidere la formazione anti-Inghilterra. È necessario sostituire Thiago Motta, bloccato da un problema muscolare. Il centrocampista si allena a ritmo ridotto, non può forzare. «Il calciatore ha un indolenzimento muscolare all'altezza del bicipite femorale - ha confermato il medico della nazionale Castellacci - in questi giorni si sta allenando, ma avverte fastidio». Le speranze di vederlo in campo contro gli inglesi sono poche. Parte il ballottaggio tra Montolivo e Diamanti, col neo milanista in leggero vantaggio sul calciatore del Bologna. Poco dietro Nocerino, anche lui in corsa per un posto da titolare nel quarto di finale in programma domani sera a Kiev. Prandelli conferma la difesa a quattro con Abate e Balzaretti impegnati sulle corsie esterne, e la coppia juventina Bonucci-Barzagli schierata davanti a Buffon. In mezzo al campo De Rossi, Pirlo e Marchisio. In avanti ci saranno Balotelli e Cassano. Resta un ruolo da attribuire, un posto da assegnare nel reparto nevralgico del campo. Ieri in sala stampa ha parlato il capitano della nazionale azzurra che ha commentato con grande orgoglio il messaggio arrivato da Roma da parte del Capo dello Stato. «Ringrazio il presidente della Rebubblica Napolitano per la serenità che ci trasmette - ha dichiarato il portiere - è il nostro primo tifoso, faremo del nostro meglio in questa fase finale dell'Europeo. Contro l'Inghilterra sarà una sfida all'insegna dell'equilibrio, non c'è una squadra favorita, abbiamo entrambe il 50% di possibilità di passare il turno. Sarà una partita in cui gli episodi faranno la differenza, mi auguro di non andare ai rigori, per le nostre coronarie sarebbe meglio chiudere prima». Lo spera il capitano, se lo augurano i tifosi azzurri che resteranno aggrappati al televisore per seguire la nazionale con la solita passione. Per l'ultima sfida contro l'Irlanda oltre ventuno milioni di spettatori, un amore infinito che attraversa l'intero Paese. «Sarà un confronto equilibratissimo - continua Buffon - la storia di questi ultimi anni dice che noi e loro siamo in cerca di conferme per riprenderci quel prestigio che ultimamente è venuto meno. Non abbiamo certezze, l'unica è quella di essere tra le prime otto squadre d'Europa. Abbiamo superato il primo turno, ma eravamo in un girone eliminatorio molto impegnativo. Ora la strada è in salita: la Spagna è due spanne sopra tutte le altre, la Germania una. Questa è la verità, e la conoscono tutti». Sarà necessario gettare il cuore oltre l'ostacolo, e superare ogni difficoltà. «Siamo abituati a convivere con le difficoltà - ammette il portiere - a noi interessava riscattare il Sudafrica, e possibilmente stupire. Non vogliano porci limiti, vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi». Poco più di ventiquattr'ore al calcio d'inizio. Buffon rispetta l'avversario ma non lo teme. «Rooney è un trascinatore, con lui, Terry, Gerrard e Cole l'Inghilterra sa come vincere. Ma anche noi abbiamo giocatori importanti. Cassano possiede dentro di sé doti di leadership che nemmeno lui conosce. È il valore aggiunto della nostra squadra, sia in campo che fuori».