«Temuto il biscotto Igay?Mi dispiace Ero in buona fede»
Siamonoi italiani che ogni volta che non abbiamo problemi ce li creiamo. Per quanto riguarda la bufera sulla mia frase sui gay, ho capito la differenza tra una parola e l'altra: non volevo offendere nessuno e anzi volevo sottolineare il fatto che ognuno è libero di fare ciò che meglio crede». Così l'azzurro Antonio Cassano in un'intervista a Sportmediaset da Cracovia, sede del ritiro dell'Italia. Il fantasista barese analizza anche le sue prestazioni in queste prime tre partite: «Quando sono stato male la priorità per me era tornare a vivere: ho fatto tremila sacrifici per essere qui e immaginare che con un gol si potesse andare nei quarti era il sogno che avevo da quel giorno. Ora sono al 60-70% e con il lavoro miglioro. Di Natale e Balotelli sono diversi: per me l'importante è che gioco io, poi deciderà Prandelli. Mario è un bravo ragazzo: io ero dieci volte più pazzo, me lo dice anche Pirlo». Chiusura sul suo futuro nel Milan: «Sono contento che Thiago Silva rimanga, è il nostro giocatore più importante: è stato un atto d'amore del nostro presidente. Berlusconi è la nostra forza: se decide che dobbiamo vincere, allora vinciamo. Sul mio futuro in rossonero vedremo dopo l'Europeo, perchè dipende da me, ma anche dalla società, o comunque da entrambi. Per quanto riguarda la Sampdoria, Genova è casa mia: un giorno mi piacerebbe tornarci a giocare, altrimenti farò il tifo da fuori».