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Adriano Serafini Le ultime due gare del gruppo D concludono la fase eliminatoria di Euro 2012 rispettando i pronostici della vigilia: Inghilterra e Francia soffrono, ma passano ai quarti di finale.

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Motivazionialle stelle nello spareggio di Donetsk tra i padroni di casa dell'Ucraina e l'Inghliterra. La Donbass Arena, esaurita in ogni ordine di posto, spinge verso una vittoria che porterebbe diretti ai quarti di finale. Il rientro di Rooney (terminati i due turni di squalifica) coincide con il forfait di Shevchenko, fermo in panchina per un fastidio al ginocchio. Primo tempo che si trascina senza tante emozioni, tra la paura delle due formazioni di subire la rete della disfatta. Le accelerazioni di Garmash e dell'interessante Konoplyanka completano un primo tempo con poche occasioni, ma giocato a ritmo sostenuto. Al rientro dagli spogliatoi bastano tre minuti per gelare la speranza ucraina. Gerrard si lancia sul fondo mettendo in area un pallone morbido e innocuo: difesa inerme, liscio di Pyatov e tocco facile di Rooney che di testa appoggia per il più facile dei gol. Subito il colpo, non si ferma l'arrembaggio dei padroni di casa che aumentano l'intensità di gioco. Milevskiy spaventa Hart, prima che Devic smarcato all'interno dell'area superi il portiere del Manchester City con un tocco deviato che si avvia lentamente verso la porta: Terry si immola in spaccata nonostante il replay evidenzi il pallone superare di poco la linea di porta. Assistente immobile e rete regolare non convalidata tra le proteste di un furioso Blokhin. Gli inglesi soffrono rendendosi pericolosi soltanto coi i guizzi di un ritrovato Rooney. All'Olympic Stadium di Kiev invece, la già eliminata Svezia di Ibrahimovic affronta una Francia pronta a legittimare il primato del girone. Contro ogni previsione i gialloblù partono forte: il ct Hamren schiera a sorpresa Toivonen come unico riferimento d'attacco. Helmander e Rosemberg si accomodano in panchina, mentre Ibra agisce da trequartista spaziando su tutto il fronte d'attacco. La difesa francese balla in avvio sui colpi di testa di Toivone e Larsson, rischiando di capitolare sull'errore grossolano di Mexes che lancia indisturbato la punta del Psv davanti a Lloris: tiro ritardato e pallone che colpisce la parte esterna del palo. La prima frazione di gioco, su ritmi delle amichevoli estive, si spegne con due fiammate di Ribery: l'unico che prova a muovere qualcosa nella sterilità dell'attacco francese. Nella ripresa la musica non cambia: l'undici di Blanc non graffia mentre gli scandinavi provano a rendersi pericolosi in contropiede con orgoglio e determinazione. Passano infatti pochi minuti per assistere probabilmente alla più bella realizzazione di tutto il torneo:cross di Larsson e capolavoro balistico di Ibrahimovic, che in mezza sforbiciata scarica un siluro dai venti metri che si insacca alle spalle di Lloris. Il raddoppio a tempo scaduto di Larsson chiude l'Europeo svedese, condannando una deludente Francia all'affascinante sfida con i campioni in carica della Spagna. E adesso si fa sul serio.

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