Prandelli cambia e perde Balotelli
Già,perché nella doppia seduta di allenamento di ieri (doppietta di Di Natale e gol di Nocerino) il tecnico prova la «nuova» Italia. Che poi è quella che aveva portato la nazionale all'Europeo e che restituisce gli azzurri usati fuori ruolo alle rispettive competenze. Difficile dire adesso se sarà davvero questa Italia ad affrontare l'Irlanda domani sera, ma la tentazione sembra essere forte e il fatto di aver perso Balotelli (fuori per un problema al ginocchio che lo costringerà a saltare l'Irlanda) forse sarà un elemento in più per cambiare. Difesa a quattro con il recuperato Barzagli a far coppia centrale con Chiellini. A destra Abate mentre dall'altra parte del campo a fare il terzino sinistro Balzaretti: di fatto una difesa cambiata per tre quarti. De Rossi, dopo aver dato il suo tributo (e con successo grande senso di responsabilità) nell'improvvisata difesa a tre, torna nel suo ruolo abituale (almeno in azzurro): a centrocampo spostato sulla sinistra con Pirlo playmaker centrale e Marchisio a macinare sulla destra. Tra gli «epurati» (Bonucci, Maggio e Giaccherini) non c'è Thiago Motta (un altro che ha rischiato grosso) che Prandelli ha provato qualche metro più avanti alle spalle delle due punti. Anche qui novità in arrivo visto che in questo test a giocare lì davanti erano Cassano e Di Natale che prenderà il posto dall'inizio di Balotelli infortunato. Difficile capire quanto di vero ci sia in questa formazione provata ieri dal ct, ma sarebbe comunque un cambio di rotta radicale rispetto a quanto visto finora, ma soprattutto rispetto a quanto detto dallo stesso ct. Possibile si tratti di pretattica, un rimescolamento della carte per non dare punti di riferimento ai prossimi avversari: ovvero all'Irlanda del Trap che non farà sconti all'Italia... e ci mancherebbe altro! Ma possibile anche che il ct abbia deciso di tornare al passato per ridare alla sua Italia quella conformazione naturale che l'aveva fatta entrare nell'elite delle squadre che potevano lottare per il titolo continentale. Magari Prandelli lo ha fatto per spostare l'attenzione dei suoi dal «biscotto spagnolo» al campo. In questo senso gli azzurri viaggiano tranquilli convinti della lealtà e della voglia di vincere della Spagna campione del Mondo e d'Europa. Buffon è addirittura sdegnato per il solo fatto che se ne parli. «È da due giorni che si parla solo ed esclusivamente di "biscotto" - lo sfogo del portiere su Facebook - ma è aria fritta, discorsi da bar, congetture da mediocri, argomentazioni da perdenti. Come se avessimo già vinto la partita con l'Irlanda, come se gli altri non avessero il sacrosanto diritto di sentirsi offesi da tali illazioni, che appartengono solo ed esclusivamente a noi». Marchisio è convinto «Dobbiamo solo lavorare per passare il turno senza pensare a Spagna-Croazia». E sulla stessa lunghezza d'onda c'è Barzagli. «La Spagna non farà mai un ragionamento del genere e nemmeno la Croazia». Aspettare per credere...