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Domenico Latagliata Passa il turno la Repubblica Ceca, meritatamente: a Wroclaw, Baros e compagni battono 1-0 la Polonia padrona di casa e festeggiano addirittura il primo posto nel girone.

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LaRepubblica Ceca trotterella, i padroni di casa vanno di corsa: Pilar si mangia il vantaggio dopo tre minuti, poi è Cech a mettere in angolo una conclusione di Blaszczykowski. Pare un monologo, anche perché Lewandoski avrebbe sul sinistro - ovvero sul suo piede buono - la palla del vantaggio dopo un errore di Plasil e la mancata copertura di Gebre Selassie: invece l'attaccante campione di Germania con il Burussia Dortmund spreca e i cechi tirano un sospiro di sollievo. Replicato poi quando Boenisch calcia a lato di sinistro dopo un salvataggio sulla linea di Kadlec. Non è comunque una gran partita, anche se pian piano è la Repubblica Ceca a darsi una mossa e a mostrarsi più organizzata: Baros è leggero ma comunque sa come trattare il pallone favorendo gli inserimenti di Plasil, Pilar e Jiracek. A metà gara, mentre la Grecia passa in vantaggio contro la Russia, zero gol e poche emozioni. Queste ultime arrivano poi nella ripresa: Tyton salva su Sivok, ma poco dopo arriva la giocata vincente di Jiracek, ben servito in contropiede da Baros e splendidamente lucido nel controllare e calciare in controtempo sull'uscita del portiere. La Polonia in pratica finisce qui, mentre i rossi acquistano morale e non cedono un metro. Il tripudio finale è tutto loro: giusto così.

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