L'Irlanda ci ha già dato una lezione morale
Maiun lamento, mai un'inutile protesta: solo sport e determinazione ad andare avanti a testa alta, anche e soprattutto nella sconfitta. Intanto dalle tribune si alzava un coro: migliaia di tifosi cantavano con gioia, dimostrando all'Europa e al mondo che cosa significhi il buonumore, l'allegra saggezza, la capacità di accettare serenamente i propri limiti, pur nella consapevolezza dei propri meriti. Io ho pensato a noi italiani, capaci (spesso e volentieri) solo di abbandonarci al «piagnonismo», alla recriminazione e al finto martirio, e di inveire contro presunte prepotenze o contro il destino cinico e baro; sempre intenti a scovare un capro espiatorio cui attribuire le colpe di tutti i nostri fallimenti, personali e nazionali. Prima ancora di incontrarla sul campo da gioco, l'Irlanda ci ha già data una lezione. Probabilmente non la capiremo mai, per la semplice ragione che non ce ne siamo neanche resi conto.