Zarate: voglio restare e fare l'anti-Totti
Mauro Zarate vuole restare. Ha voglia di indossare ancora quella maglia biancoceleste numero dieci. Attende solo un segnale, una telefonata da parte di Tare. In questi giorni il fantasista si sta rilassando in Argentina. Sabato scorso s'è sposato e ora si gode i primi giorni di matrimonio. Chi l'ha visto alle sue nozze ha incontrato un «Maurito» pronto a ricominciare l'avventura a Roma. Nella sua testa c'è la voglia di tornare all'Olimpico, di riabbracciare i tifosi. Zarate si confida. Racconta dell'amore che i laziali hanno per lui, dei sacrifici (anche economici) fatti per arrivare alla Lazio, del dispiacere che avrebbe nel fare ancora una volta le valige per andare via da Roma, della voglia di essere l'antagonista di Francesco Totti. Con gli amici, dopo il matrimonio, ha ripercorso i primi anni di calcio in Argentina, la stagione in Qatar, fino a quell'incontro con Lotito e la scelta di vestire biancoceleste. I primi tempi felici, seguiti dall'anno delle polemiche. Poi il prestito all'Inter. A Milano non si è trovato bene e ha capito che, se potesse scegliere solo lui, sceglierebbe la Lazio. La sua speranza è avere un segnale concreto. Anche se si è già rincuorato dalle ultime parole del diesse Tare che ieri, ai microfoni di Lazio Style Radio, ha detto che lui «è un giocatore importante, un patrimonio della Lazio». In attesa di conoscere il futuro di Zarate (su di lui c'è il Malaga che offre 12 milioni alla Lazio), la dirigenza continua a muoversi sul mercato. Si spinge sull'acceleratore per avvicinare il difensore Federico Balzaretti. Burak Yilmaz firmerà a giorni, forse quando avrà finito le vacanze in Turchia. Ederson è di fatto laziale e arriverà la prossima settimana a Roma. Occhi puntati anche su Hetemaj e Abero. Intanto ieri si è aperto il processo a Breno, in Germania. Il giocatore è accusato di incendio doloso ai danni della propria abitazione (settembre 2001). Se il giudice riterrà non colpovele il difensore Lotito formalizzerà l'acquisto.