di Gianfranco Giubilo Nostalgia dei giorni di gloria, sul panorama del calcio italiano si allungano le ombre della mediocrità.
Perfortuna, non ancora a svendere, qualche robusta trasfusione di sangue in casse diventate anemiche rende meno malinconici i bilanci. Il problema sarà quello di non dilatare un gap tecnico che si va delineando con contorni sempre più nitidi. Nelle trattative più ambiziose i clienti vengono da lontano, le nostre società presidiano, lo vogliano o meno, il bancone del venditore. Un accenno dell'aria che si respirava era già arrivato da Napoli, dove una clausola rescissoria pesante non era servita per trattenere Lavezzi, attratto dai cammelli parigini. Gli stessi che sono pronti a trasportare sotto la Torre Eiffel il pezzo più pregiato tra i difensori, Thiago Silva, oggetto di una delle tante proposte indecenti, che il Milan non sembra in grado di rifiutare. Un trasferimento che lascerebbe cicatrici profonde, significative a proposito le parole di Antonio Cassano, che quando ha un peso sullo stomaco se lo toglie senza problemi. Senza Thiago unico obiettivo la qualificazione in Champions, Ibra si arrabbierà e devo dargli ragione, io non so se resterò rossonero, vendere il difensore più forte del mondo sarebbe un delitto. Queste le considerazioni dell'attaccante sulla vicenda. Parole dure, che denunciano un disagio generale, il calcio italiano ha già perso Del Piero, magari Ibra potrebbe farsi tornare il mal di pancia, gli obiettivi delle nostre squadre di punta sembrano decisamente più modesti. Debole alibi, quello del fair play finanziario predicato da Platini, qui l'inganno è nato perfino prima della legge, troppo facile aggirare l'ostacolo. Basta disporre di sponsor capaci di garantire un apporto economico sostanzioso, nessun problema di bilanci trasparenti. E di questi tipi di intervento i club in mano agli sceicchi possono largamente disporre. Per ora, un paio di acquisti di buon livello li ha messi a segno la Juventus, che però dovrà sostenere il peso della Champions, inevitabile irrobustire un organico che nella stagione dello scudetto non aveva l'assillo dell'Europa. L'Inter punta Lucas, ma le cifre spaventano puntualmente i club di casa nostra. Così si ripropone perfino la corsa ai parametri zero, insomma noi abbiamo un negozio di qualità per vendere, per gli acquisti ci aggiriamo al mercatino delle pulci.