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È subito big match

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AdrianoSerafini Così vicine e così lontane: un canale di pochi chilometri a dividere una vecchia rivalità. Francia e Inghilterra si troveranno di fronte oggi nella prima gara del gruppo D, che di fatto concluderà la prima giornata di Euro 2012. Nella tecnologica Dombass Arena di Donetsk, le due formazioni non lasciano spazio a pronostici: se i titoli di nobiltà parlano per entrambe di un lento declino calcistico, le motivazioni di una sfida regale lasciano ancora spazio all'immaginazione. Dopo le delusioni agli ultimi Mondiali, galletti e leoni d'Albione arrivano in Polonia ed Ucraina con la consapevolezza di aver affrontato il girone di qualificazione in modo quasi perfetto. Ciò non è bastato a garantire alle due squadre il prestigio di essere considerate tra le favorite per la conquista finale del torneo. Insidie che si nascondono nelle altre avversarie del girone composto dai padroni di casa dell'Ucraina e dalla Svezia del tuttofare Ibrahimovic. Se negli ultimi quindici anni la Francia è stata bestia nera per gli inglesi, sconfitti per quattro volte negli ultimi cinque incontri disputati, i problemi per il neo c.t. Hodgson non sembrano fermarsi alla semplice scaramanzia. Dopo il forfait di Cahill, anche Lampard guarderà i suoi compagni da casa a causa di un problema muscolare alla coscia subìto in uno degli ultimi allenamenti pre Europeo. Perdite pesanti per l'ex allenatore del Fulham, che guarda però avanti senza tante giustificazioni: «Non vinciamo un torneo internazionale dal 1966, forse questa é la volta giusta. La Francia non perde da ventuno partite, ma abbiamo le carte in regola per metterli in difficoltà». Un esercizio di diplomazia poco conosciuto dal suo collega Blanc: «Siamo arrivati al meglio a questo appuntamento. Conosciamo bene l'Inghilterra ed é vero che hanno subìto molti infortuni, ma questo capita a tutte le nazionali. Come sempre il loro obiettivo, sarà quello di battere noi inglesi». La miccia francese attende di essere accesa, mentre il campo per questa volta priverà il gusto di veder giocare uno scalpitante Benzema contro l'ingenuo Rooney fermo in tribuna a causa della squalifica (due giornate) subita nell'ultima gara di qualificazione. Assenze pesanti, ma non troppo: da Terry a Mexes passando per Gerrard e Ribery nessuno si stupirà se alla fine ne risentirà anche lo spettacolo.

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