Dario Briscolini A Kiev va in scena stasera (ore 20.45, Raiuno) l'esordio dei padroni di casa dell'Ucraina contro la Svezia di Ibrahimovic.
Iragazzi di Blokhin puntano sul fattore campo e ovviamente sul solito Shevchenko, nonostante l'ex milanista abbia ormai qualche anno di troppo per risolvere i match come una volta: per uno che faceva dello scatto la sua forza 36 primavere cominciano a pesare. Ma Sheva sa che questa potrebbe essere la sua ultima vetrina importante con la squadra del suo paese e sicuramente darà tutto per portare l'Ucraina almeno agli ottavi. La Svezia appare comunque avere qualcosa in più: un Ibra là davanti può sempre inventare qualsiasi cosa. Il capitano svedese è pronto a trascinare la squadra al passaggio del turno: «Non c'è niente di più importante di capitanare la propria nazionale, ne sono molto fiero e so che è una grande responsabilità. Sarà importante iniziare bene, ci darebbe la giusta fiducia per andare avanti». Sulle avversarie del girone aggiunge: «Siamo tutte sullo stesso livello, non sappiamo se ci sia una squadra favorita a chiudere in testa». Un Ibra fiducioso dunque che vuole davvero essere protagonista in questo Europeo. Il commissario tecnico Hamren gli ha anche cambiato la posizione in campo: ora sarà più un numero 10 che un numero 9 e agirà quindi da trequartista. Sappiamo che lui ama anche nel Milan arretrare e mandare in gol i suoi compagni anche perché non è un centravanti classico da area di rigore. Il commissario tecnico ucraino Blokhin, sembra orientato a un 4-2-3-1 con Sheva nel ruolo di unica punta supportato da Voronin, Yarmolenko e Konoplyanka. Davanti alla difesa spazio al centrocampista del Bayern Tymoshchuk. Nella Svezia recupera Elmander, che però potrebbe partire dalla panchina con Toivonen punta centrale davanti a Ibra. Nel pacchetto arretrato in campo l'ex juventino Mellberg e il genoano Granqvist. Un bel po' di Italia anche nella sfida tra Ucraina e Svezia, che si annuncia particolarmente interessante.