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Vettel in pole ma Alonso c'è e parte terzo

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Neè sicuro il capo Chris Horner sorridente per la 41° partenza al palo (Webber quarto). Oggi Vettel, partendo dalla pole, già la 32° in carriera, proverà a incastonare questa gemma nella sua corona. Ieri è stato sempre il più rapido nonostante una Fia particolarmente severa continui a chiudere tutti i «buchi» che il genio Newey apre sulla monoposto interpretando (evidentemente male) il regolamento. Il talento teutonico ha fatto un giro strepitoso e in Ferrari non stanno più nella pelle all'idea di poterlo vedere in tuta rossa. Il capo della Ges, Stefano Domenicali, si è perfino sbilanciato: «Mai dire mai». Secondo Hamilton che, fin dal mattino, causa temperature più alte, non è riuscito a ripetere i tempi del venerdì lottando con i pneumatici. Nella Q3 ha utilizzato le supersoft nel momento sbagliato, ma il team l'ha bollata come «scelta precauzionale», mentre parla apertamente di errore di strategia un nervoso Button (decimo), il vincitore dell'incredibile GP di un anno fa. La Ferrari, terza con Alonso e sesta con Massa, aveva dato l'impressione di poter fare meglio soprattutto grazie ai nuovi scarichi che, affogati in un canale, soffiano aria calda verso le ruote mandandole prima in temperatura. Però la precisione di inserimento dell'avantreno e il buon compromesso di assetto, in parte rigido per i violenti cambi di direzione e in parte morbido per saltare sui cordoli, fanno della F2012 una delle favorite alla vittoria. In Q2 eliminati Raikkonen (multato di 2500 euro per aver messo le ruote su una riga bianca ai box) e Maldonando che ha rotto la sospensione posteriore sbattendo contro il «muro dei campioni». La Pirelli ha portato mescole soft e supersoft, la differenza di prestazione è contenuta in pochi decimi per questo c'è chi studia strategie a un solo pit stop sull'asfalto semipermanente dell'isolotto creato dal nulla di Montreal.

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