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«Da qui in avanti conta solo vincere»

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SimonePieretti Conta solo vincere. Niente spettacolo, nè calcio champagne, vale solo il risultato finale. Thiago Motta è il portabandiera della filosofia del calcio all'italiana. Da adesso in avanti si fa sul serio, e l'aspetto determinante sarà la mentalità. «Tutti conosciamo le qualità della Spagna - afferma l'ex centrocampista dell'Inter - non credo che i campioni del mondo siano meno forti del passato. Dovranno gestire due assenze pesanti come quella di Puyol e di David Villa, ma resta tra la squadre favorite. Noi non dobbiamo guardare ai nostri avversari, pensiamo solo a noi». Il mediano è sulla corda, non ha ancora certezze: il ct non garantisce il posto a nessuno. «Ancora non so se giocherò dall'inizio afferma - il mister sta provando diversi moduli: per me giocare davanti alla difesa oppure sulla sinistra è la stessa cosa. Più che gli uomini conterà l'atteggiamento della squadra, mentalità e voglia di vincere faranno la differenza. Noi abbiamo giocatori di qualità che potrebbero giocare titolari in qualunque squadra al mondo. Possiamo lottare alla pari contro ogni nazionale». Il centrocampista del Psg è ottimista, e sponsorizza il calcio Made in Italy fatto di difesa e contropiede. E neanche i suoi trascorsi nel Barcellona gli fanno cambiare le proprie convinzioni. «Il calcio all'italiana ha sempre ottenuto dei risultati importanti, sia per quanto riguarda i club che la nazionale. Il catenaccio è un modulo vincente, noi speriamo di giocare anche bene, vogliamo farlo, è ciò che ci chiede sempre Prandelli. Ma alla fine, conta vincere. Prima si lasciavano in avanti due giocatori offensivi capaci di giocar bene. Tutti gli altri erano impegnati nel recupero della palla. Ora è necessario che i giocatori coi piedi buoni partecipino anche alla fase difensiva. Abbiamo giocatori di qualità, se si impegnassero a recuperare anche la palla correremmo tutti molto meno: questo è il calcio moderno, questo è ciò che è necessario fare». Prandelli sembra aver già deciso gli undici che scenderanno in campo domenica pomeriggio a Danzica contro la Spagna. Sarà tre-cinque-due con De Rossi al centro della difesa accanto a Chiellini e Bonucci. Sugli esterni Maggio e Giaccherini, in mezzo Pirlo, con Thiago Motta e Marchisio al fianco del regista. Cassano e Balotelli saranno i due attaccanti. E proprio l'attaccante del ManCity è stato al centro della conferenza di ieri. «Non è cambiato per niente, è sempre lo stesso rispetto a quando giocavamo insieme nell'Inter - ammette - è un bravo ragazzo, anche se con i suoi scherzi continua a farmi arrabbiare, e a far arrabbiare i miei compagni. Fuori dal campo può fare ciò che vuole, ma dentro al campo deve mettersi al servizio della squadra. Deve capire che gioca in una delle selezioni più forti al mondo, può e deve fare la differenza, giocando con disciplina e senso di responsabilità». Oggi il ct Prandelli sarà chiamato a prendere una decisione su Barzagli. I tempi di recupero sono lunghi, lo juventino salterebbe le prime tre partite del girone, ed entrerebbe in scena soltanto nella seconda fase, quella degli scontri a eliminazione diretta. In ritiro è già arrivato il cagliaritano Astori che da due giorni si allena con i compagni. Poche ore e conosceremo la scelta del commissario tecnico. Quasta mattina di nuovo in campo, nel pomeriggio si replica con allenamento a porte chiuse.

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