«Agli Europei da protagonisti»
Prandelli ritrova ottimismo: pronti a cambiare assetto con De Rossi in difesa
Oltrediecimila spettatori hanno accolto la nazionale italiana allo stadio Municipale di Cracovia. L'inizio dell'avventura polacca sembra aver cancellato la crisi del calcio italiano. Lontano dal Belpaese, il calcio made in Italy riscuote ancora successo. Ma l'euforia ha accompagnato i calciatori anche a Pisa dove - prima dell'imbarco - oltre cinquecento persone hanno atteso l'arrivo del pullman della delegazione azzurra tra cori e applausi. Temperatura bassa e una pioggia leggera hanno fatto da corrnice climatica alla prima seduta atletica della squadra di Cesare Prandelli che prima di dirigere l'allenamento, è tornato a parlare. Un altro piccolo guaio preoccupa il ct: Maggio si è fermato per un leggero affaticamento. Ma il primo dubbio resta la presenza di Barzagli. «L'orientamento è quello di recuperarlo - ha commentato il cittì - è un giocatore importante, aspetteremo fino all'ultimo minuto». Il selezionatore italiano ha già trovato la soluzione, spostando un centrocampista tra i due centrali di difesa. Toccherà a Daniele De Rossi supportare le due colonne di difesa Chiellini e Bonucci. «Sarebbe sciocco - ammette Prandelli - non provare soluzioni diverse. De Rossi nella Roma ha fatto spesso questo lavoro. Qualora scegliessimo questa soluzione, aggiungerremmo un centrocampista».Sarà un'Italia con il 3-5-2, in mezzo al campo Pirlo, Marchisio e Thiago Motta saranno il nucleo del settore nevralgico del campo. «Ogbonna? Siamo in 23, tutti i giocatori devono sentirsi pronti. Nell'eventualità in cui Barzagli non riuscisse a recuperare, il prescelto sarebbe Astori. Ranocchia nell'ultimo allenamento a Parma si è stirato». Tra mille difficoltà l'Italia si presenta agli Europei. La nazionale azzurra non ha una grande tradizione, una sola vittoria, nel lontano 1968, e una finale del 2000. Le premesse non sono ottimali ma Prandelli ci crede. «Vogliamo fare un Europeo da protagonisti - ammette l'allenatore - è questo lo spirito della nostra squadra. Quando ho pensato di proporre situazioni nuove, ho trovato dai ragazzi non solo consenso, ma anche entusiasmo. Personalmente non ho alcun tipo di obiettivo, se non quello di mettere in campo una squadra che sappia essere squadra. Avremmo voluto affrontare questo torneo con una serenità diversa, ma abbiamo tanto forza d'animo. La mia proposta di restare a casa? Ho detto quelle frasi con la massima sincerità. Le difficoltà emerse negli ultimi periodi ci hanno fatto fare delle riflessioni, vogliamo essere una squadra che gioca al calcio. Spero che non ci siano ulteriori contrattempi di carattere fisico. Gli infortuni e la condizione fisica mi porta a dire che durante la gara cambieremo più volte l'assetto». Questa mattina la squadra sarà in visita ad Auschwitz. Nel pomeriggio secondo allenamento in terra polacca previsto allo stadio Municipale di Cracovia per le 17.30. La Rai allestirà dei maxi schermi nelle tendopoli di Carpi, Medolla, Finale Emilia e San Felice per consentire alle popolazioni terremotate di seguire gli Europei in Polonia e Ucraina.