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Daniele Palizzotto Mancava poco.

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Lasplendida Errani ne comprenderà le ragioni, ma quanto mostrato da Seppi sul centrale del Roland Garros merita per una volta la precedenza nonostante la sconfitta. Per due ore l'altoatesino – reduce dal trionfo di Belgrado e dal gran torneo di Roma – ha letteralmente dominato Djokovic sul palcoscenico più importante. Certo Nole non è la macchina da guerra della prima parte del 2011, quando niente e nessuno – se non il miglior Federer – poteva fermarlo. Mai, però, Seppi era riuscito a crear problemi al serbo, affrontato sette volte senza fortuna, l'ultima appena un mese e mezzo fa a Montecarlo. Stavolta, invece, l'altoatesino ha dimenticato in fretta la partenza falsa (0-3), regalato grandi colpi al pubblico francese ed è scappato avanti con merito due set a zero. Poi, purtroppo, Seppi ha accusato la stanchezza delle maratone vinte contro Kukushkin e Verdasco, subendo un parziale devastante, sei game consecutivi per Djokovic dal 3-3 del terzo set. L'azzurro non si è abbattuto, è rientrato in partita nel 4° set, ma sul 5-6 ha giocato un brutto game e nel quinto, inevitabilmente, ha pagato la stanchezza fino al 4-6 6-7 6-3 7-5 6-3 finale. L'amarezza per la sconfitta resta, certo, ma è ben compensata dalle prospettive a breve termine del nuovo Seppi – ormai vicino all'ingresso nella top 20 – e dalla fantastica vittoria della Errani. Dopo aver sorpreso la Ivanovic, la 25 romagnola ha estromesso dal torneo la russa Kuznetsova con «una bella partita, giocata bene anche tatticamente». In realtà la Errani non ha giocato bene, ma benissimo. Fino al 6-0 2-0 l'azzurra ha dato spettacolo con risposte fulminanti, recuperi impressionanti e palle corte imprendibili, mentre la Kuznetsova – tra l'altro mai battuta dalla 25enne romagnola nei 5 precedenti – vagava incredula e arrabbiata per il campo. «Poi ho avuto un piccolo calo – ha spiegato Sara, già sicura del meritato ingresso tra le top 20 (è già 16ª) – lei ha alzato molto il livello, ma anche quando ero sotto 3-5 sapevo di poter recuperare». E in effetti la Errani ha recuperato, vincendo con autorità quattro giochi consecutivi fino al 6-0 7-5 finale. E ora, cioè domani, Sara è attesa nei quarti dalla tedesca Angelique Kerber – già capolinea della Pennetta al terzo turno – per una sfida difficile, molto difficile, ma non impossibile. «Devo mantenere i piedi per terra – ha sottolineato – perché la Kerber è molto solida e sta giocando una stagione pazzesca, non a caso è decima. Ma io sono curiosa di scoprire fin dove posso arrivare».

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