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Laziocomunica che Vladimir Petkovic è il nuovo allenatore biancoceleste». La società lo ha annunciato così ieri mattina, di sabato, con un comunicato a Borsa chiusa. Petkovic, l'erede di Reja, è ripartito per Locarno dove vive con la famiglia, la moglie Ljiljana e le figlie Ines e Lea. Sarà presentato a metà settimana, smania dalla voglia di iniziare la sua avventura che lo porta a confrontarsi in uno dei campionati più difficile al mondo. Due anni di contratto, ed uno staff che sarà composto dal preparatore Paolo Rongoni, e probabilmente dal vice Arno Rossini e da Jesse Fioranelli come «analista» del rendimento della squadra e della condizione dei giocatori. Il tecnico bosniaco è nato a Sarajevo, ma possiede anche la cittadinanza croata e svizzera. Proprio in Svizzera ha costruito la sua carriera calcistica, giocando da centrocampista coi piedi buoni con le maglie di Chru97, Sion, Martigny, Bellinzona, Locarno e Buochs. Da allenatore ha diretto il Bellinzona in due periodi diversi, il Malcantone Agno, il Lugano, lo Young Boys (esonerato dopo aver perso il titolo all'ultima giornata) il Samsunspor in Turchia, ed infine il Sion, ancora in Svizzera per 4 partite compreso lo spareggio salvezza vinto contro l'Araau pochi giorni fa. Nella sua carriera ha ottenuto il 55,31% di vittorie, e solo il 26,89% di sconfitte. Tra i successi di prestigio quelli contro Tottenham e Fenerbache nei preliminari di Champions; e contro Stoccarda, Getafe e Zenit (di Spalletti) in Europa League. Occhi azzurri, 190 centimetri di altezza, Petkovic è un tipo deciso, che ha sempre proposto un calcio d'attacco: fino a 6 anni fa, oltre ad allenare, lavorava alla Caritas di Giubiasco; ora ha la sua grande occasione in Italia. Il suo arrivo alla Lazio ha diviso la tifoseria. Alcuni sono scettici e lo hanno evidenziato sui forum. «Speriamo bene. non mi viene in mente altro»; «Oramai è preso. Male che va a gennaio ritorna Reja»; «A me Reja non me stava bene per niente, ma non me sta bene manco un salto nel buio». Altri hanno accolto con fiducia l'arrivo del bosniaco. «Benvenuto Conte Vlad»; «Benvenuto mister...non ti conosco, spero di poterti apprezzare in primis come uomo, e poi come allenatore...rispettaci e noi saremo al tuo fianco!!!»; «Sono speranzoso, Petkovic almeno è uno sconosciuto e può stupirci, con Del Neri e Gasperini era sicura la B, Di Matteo fa er catenaccio». Ora il nuovo allenatore laziale insieme col ds Tare, dovrà trovare i rinforzi giusti per puntellare la rosa. Obiettivo biancoceleste è il francese Julien Faubert, che si sta svincolando dal West Ham: 29 anni è un esterno destro che può giocare sia basso, che alto. Faubert ha vestito anche la maglia del Real Madrid (2 presenze), e vanta una presenza nella Francia. Intanto, l'attaccante turco del Trabzonspor Yilmaz, ha smentito di aver rilasciato dichiarazioni d'amore nei confronti del Borussia Dortmund. «Attualmente mi sto allenando con la Nazionale – ha precisato Yilmaz - e penso solo a quello. Per quanto riguarda il mio futuro, ho fatto solo una considerazione sulla Bundesliga, un campionato che sarebbe adatto a me». Per l'attacco è diventato appetibile Nilmar, pronto a lasciare il Villarreal appena retrocesso. «Abbiamo ricevuto molte offerte anche dalla Serie A – ha precisato l'agente del brasiliano Orlando da Hora - ma ci sono proposte da Qatar, Cina, Germania, Spagna e Brasile». A proposito di brasiliani, su Ederson, il suo agente Caliendo ha palesato qualche dubbio in relazione all'operazione (praticamente conclusa, ndr) con la Lazio. «Per quanto riguarda Ederson, siamo punto e a capo, c'era stato un interesse forte da parte della Lazio però poi ci sono stati dei problemi. Adesso, ci siamo presi qualche giorno per riflettere». Infine, idea Hetemaj, finlandese del Chievo, per il centrocampo. Servono elementi dinamici e lui lo è di sicuro.

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