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La vita da recluso di Stefano Mauri

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Stefanolegge l'ordinanza, vede la tv ma non esce dalla sua cella, preferisce studiare le carte, quelle maledette carte che lo hanno portano nel mezzo del ciclone calcio-scommesse. Ieri, dopo un paio di giorni pieni di silenzi, ha ricevuto la visita del suo amico-avvocato Matteo Melandri. Tre ore di colloquio grazie anche alla direttrice del penitenziario di Cremona, dottoressa Bellezza, per ribadire il suo punto di vista su questa storiaccia. Ha chiesto di sapere che si dice a Roma, che cosa pensano i laziali, come stanno gli amici più cari. È sereno, molto amareggiato ma pronto a confrontarsi in qualsiasi sede per confermare che lui scommetteva su tennis e Nba, mai sul calcio e soprattutto mai e poi mai avrebbe «acchittato» una partita della Lazio. La sua preoccupazione è sul ritiro di Auronzo dove non vuole mancare e, per questa ragione, ha chiesto informazioni sulle date del processo sportivo. Spera di dimostrare la sua innocenza intanto racconta di aver conosciuto un mondo incredibile fatto di solidarietà, di gente che non ha nemmeno un euro per comprarsi un chilo di pasta o un filone di pane. Stefano contribuisce con gli amici marocchini, è pronto a regalargli i soldi che gli rimmarrano in tasca quando potrà tornare a casa. Domani si discute la sua istanza di scarcerazione, c'è ottimismo e ieri è arrivato un altro punto a favore della sua linea difensiva dalla avvocato di Luca Aureli, Simone Colangeli: «Stefano Mauri, temendo di compromettere la propria reputazione e immagine pubblica passando per uno scommettitore, richiese al suo amico Luca Aureli di giocare sull'Nba e sul tennis presso la sua sala scommesse di Roma in assoluta riservatezza. A tale scopo ricevette da Aureli una sim acquistata dalla propria compagna, Samanta Romano. I contatti telefonici con Mauri sono sempre stati frequenti e assidui in quanto Aureli è legato a lui da forte amicizia e pertanto risulta totalmente estraneo a partite combinate e nega ogni rapporto con gli zingari, evidenziando come non si siano verificati flussi anomali di giocate presso la propria agenzia di scommesse». Lui. Sal.

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