di Tiziano Carmellini Tredici anni dopo riparte l'avventura di «Zemanlandia» a Roma.
Impossibilesbagliare ancora dopo il flop legato al giovane tecnico asturiano, ragion per cui Baldini & Co. se la sono presa con calma fino alla firma di ieri. Torna così a Roma un tecnico che la piazza aveva osannato e chiesto ad alta voce, anche con manifestazioni, all'attuale dirigenza che ha cercato di fare una scelta più sobria possibile: senza farsi condizionare dagli umori di un'ambiente fin troppo presente. La scelta è ricaduta su Zeman dopo l'auto-eliminazione degli altri concorrenti in lizza per la panchina della Roma. Finito male l'incontro con Montella che, dopo esser stato in pole per diverse settimane, ha sbagliato la partenza restando fermo al palo mentre gli altri gli sfilavano a fianco. Villas Boas, altro nome molto gradito soprattutto al direttore generale in pectore, ha alzato troppo l'asticella delle sue pretese. Impossibile assecondare le sue richieste tecniche che avrebbero fatto delle vittime illustri: Totti su tutti. È vero che questa proprietà ha tra le sue ambizioni quella di iniziare a pensare al dopo-Totti, cosa giusta, legittima e per certi versi giustificabile, ma farne a meno a prescindere sa di follia vera. E poco importa se l'allenatore portoghese al Chelsea fu fatto fuori proprio dai senatori del club londinese... problemi suoi. Il capitano è un bene di questa società e deve essere sfruttato al meglio: è il campo a stabilire le priorità di un gruppo che ambisce a vincere e non i pregiudizi. Finché Totti continuerà ad essere il miglior marcatore della Roma, farne a meno sarebbe un suicidio: e comunque, anche quest'anno nel quale non è partito certo con i favori del pronostico dalla sua parte, alla fine il capitano giallorosso ha dimostrato quanto questa squadra non possa ancora fare a meno di lui. Eppoi, alzi la mano chi non è curioso di rivedere Totti, tredici anni dopo, di nuovo del tecnico che lo ha trasformato nel fuoriclasse che è adesso. Zeman è tornato e Totti lo aspetta a braccia aperte per tornare a far sognare la Roma.