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Ora la Ferrari può vincere un campionato senza padroni

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Seigare, sei vincitori, con la gloria di un giorno a disposizione del fortunello di turno. Le pippe conclamate continuano a battere i campioni del mondo: dopo i primipari attempati Rosberg e Maldonado, primi sul traguardo solo all'ennesimo tentativo, ieri è stata la volta di Webber, uno che a tutti gli effetti va considerato come un ex pilota, a concludere in testa una corsa che definire insulsa e noiosa sarebbe un eufemismo e che senza la penalizzazione che gli è costata la pole sarebbe stata appannaggio di un altro super-ex, Schumacher.Se tanto mi dà tanto, la Ferrari questo Mondiale può davvero finire per vincerlo, visto che un cumulo di circostanze favorevoli le ha permesso di non pagare praticamente alcun prezzo per l'iniziale inferiorità tecnica della F2012 e che ora stanno per arrivare delle radicali modifiche grazie alle quali Alonso potrà fare la voce grossa anziché limitarsi a raggranellare quanto i rivali lasciano. Se ciò accadesse davvero, d'altronde, sarebbe il giusto premio per quanto la Scuderia sta dimostrando di saper fare meglio di tutti gli altri: interpretare con realismo e senza grossi errori un regolamento che sembra fatto per impedire di prendere il sopravvento tecnico sugli avversari. Ciò non toglie, tuttavia, che il campionato 2012 si stia rivelando come uno dei meno autenticamente spettacolari della storia. Quando le piste non consentono neppure i sorpassi artificiali introdotti a forza, come era scontato succedesse nello strettissimo budello di Montecarlo, in corsa non succede niente che valga la pena vedere, e per guadagnare qualche posizione al traguardo rispetto a quella occupata sulla griglia bisogna affidarsi alle acrobatiche alchimie dei pit-stop. Ecco perché, a gp finito, mi sento in dovere di ringraziare Perez, il messicano della Sauber che ieri mi ha tenuto sveglio sul divano con i suoi pazzeschi assalti alle macchine che lo precedevano, assalti talvolta autolesionistici ma talvolta, anche se pare una bestemmia, riecheggianti quelli di cui era specialista Gilles Villeneuve. Visto che ce l'ha già sotto contratto, mi chiedo che cosa aspetti la Ferrari a mettere Perez al posto di Massa, vera palla al piede che sta impedendo di primeggiare anche fra i Costruttori.

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