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Gran premio di Monte Carlo, trionfo Max Webber

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Mark Webber esulta appena sceso dalla monoposto

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Risuona l'inno australiano nel Principato di Monaco e il petto di Mark Webber, occhi lucidi e faccia d'angelo, si gonfia quasi a trattenere l'emozione di trovarsi sul trono del Gran Premio di Montecarlo. Gara da mozzare il fiato fino alla bandiara a scacchi a causa della pioggia che sembra arrivare, ma poi resta solo sulle nuvole per lasciare tutto come era, con una buona Mercedes targata Nico Rosberg seconda e un ottimo Fernando Alonso che oltre al podio si porta a casa la leadership nel Mondiale in solitaria davanti agli assi della Red Bull, al centro delle polemiche e forse a rischio squalifica per una fessura sul fondo della vettura già vista dal Gp del Bahrain. Può sorridere anche Felipe Massa che finalmente guadagna punti importanti per la Ferrari con il suo sesto posto arrivato dopo una gara vissuta sugli scarichi della McLaren di Lewis Hamilton. Inglese quinto dietro al campione del mondo Sebastian Vettel a lungo al comando grazie all'azzardo delle soft al via che a giochi fatti gli ha fruttato due posizioni in più. Delude Michael Schumacher che dopo la pole virtuale è costretto ad un amaro ritiro. Pronti via e subito safety-car in pista nel Gp di Monaco a causa del testacoda al via della Lotus del francese Romain Grosjean che, toccato dalla Mercedes di Schumacher e dalla Ferrari di Alonso, ha innescato una serie di tamponamenti a catena. Dall'autoscontro esce indenne la Red Bull di Webber che mantiene la prima posizione davanti alla Mercedes di Rosberg, alla McLaren di Hamilton e alle Rosse, con il brasiliano Massa che riesce a guadagna due posizioni. La safety-car torna nella corsia dei box quasi subito, mentre a far le spese dei tamponamenti al semaforo verde sono la Lotus di Grosjean, la Hrt di De la Rosa e la Williams di Maldonado che si ritirano. Mentre la gara con al comando sempre Webber vive gli unici sussulti grazie a Schumacher che prova a impensierire la Lotus di Kimi Raikkonen, al 28/o giro il primo a fermarsi per il pit-stop è Rosberg con l'altra stella d'argento che monta le gomme soft. Poi si fermano tutte le altre vetture davanti, compresa la Ferrari di Alonso che al ritorno in pista si mette alle spalle la McLaren di Hamilton grazie ad un giro velocissimo e alla prontezza dei meccanici Ferrari. L'unico a non fermarsi è il campione del mondo Vettel partito con le gomme soft, capaci di consentire un maggior numero di giri, che prova ad attendere il preannunciato arrivo della pioggia. Ma a parte qualche sporadica goccia l'acquazzone non arriva e il tedesco della Red Bull è costretto a fermarsi al 47/o giro per montare le super-soft. Al rientro dai box, Vettel si ritrova quarto davanti alla McLaren di Hamilton e dietro alla Ferrari di Alonso virtualmente sul podio e in testa al Mondiale a quota 76 punti. Quando mancano tredici giri alla fine cade ancora qualche goccia di pioggia, regna l'incertezza e intanto si ritira Schumacher (problema tecnico) dopo una Gp sotto le aspettative nonostante i propositi di vittoria al termine delle qualifiche che gli hanno regalato la 69/ pole in carriera seppur vanificata dalla penalizzazione di cinque posti per il botto con Senna a Barcellona. Aumenta la pioggia, Webber al comando rallenta e si alzano i tempi con i primi sei attaccatissimi in fila indiana nello spazio di soli tre secondi. Dietro finiscono in testa coda la Mclaren di Button e la Sauber di Perez, la leggera pioggia smette e la pista torna ad asciugarsi permettendo a tutti di finire la gara senza mettere le gomme da bagnato. Alla bandiera a scacchi Webber si prende il Gran Premio di Monaco portando a otto le sue vittorie in carriera. Sul podio anche Rosberg davanti alla Rossa di Alonso che si ritrova da solo leader del campionato, un pò più lontano dal più temuto rivale Hamilton.

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