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Re Magno torna sul trono

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Magnini conquista l'oro

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L'amore fa bene allo sport. Ormai è provato. Ieri ne abbiamo avuto la conferma con la medaglia d'oro conquistata da Filippo Magnini nei 100 stile, chiusi in 48"77 agli Europei di Debrecen. Quel Magnini due volte campione del mondo, lo stesso Magnini che non vedevamo così in alto dal 2007. Ai Giochi di Pechino 2008 e ai Mondiali di Roma 2009 Re Magno sembrava ormai spento. Adesso, però, il capitano azzurro è sul tetto d'Europa con pieno merito dopo un'ottima prestazione. Sereno e gratificato in acqua come fuori, accanto alla sua Fede, la grande Federica Pellegrini. Non può essere un caso: Federica gli fa bene. E ieri, mentre lei si guadagnava la finale nei 200 stile con il miglior tempo assoluto di 1'57"81 davanti all'altra azzurra Alice Mizzau, lui superava tutti nella seconda metà della gara, passando da settimo a primo in 25 secondi. Dopo i primi 50 metri ha acceso il motore, Federica era lì a guardarlo. Un grido liberatorio, da gladiatore, perché Re Magno è tornato a fare sul serio, e lo ha fatto nell'anno delle Olimpiadi che ora diventato un obiettivo possibile anche se a Londra ci saranno altri concorrenti qualificati. «Sono felicissimo - ha detto - una vittoria del genere mi mancava da prima del 2008. Ho dato tutto, ho visto che potevo riprenderli e l'ho fatto. Ho pensato tanto a cosa dire in caso di vittoria. Voglio dedicare questa medaglia a tutte le persone che sono state con me nei tre anni che ho vinto tutto e nei due anni che ho sbagliato tutto. Ma la dedico anche a tutti quelli che in questi anni mi hanno massacrato. Popov diceva che il campione vince anche quando non è il più forte. Ero stufo di non riuscire a rivivere quelle emozioni che mi hanno reso bella la vita. Mi ero abituato a sentire l'inno italiano dopo le gare degli altri e di Federica, stavolta è stato per merito mio». Non ci resta che chiederci - e Luca Marin ci perdonerà per questo - quante vittorie avrebbe portato a casa Magnini, se l'amore con la Pellegrini fosse nato prima? E oggi a Debrecen sarà proprio il gran giorno di Federica, impegnata nella finale dei 200. «Sto bene - ha detto ieri la veneta - sono tranquilla. Che finale sarà? Non lo so. Io parto dal presupposto che non ci sia mai niente di scontato e come faccio sempre mi concentrerò su me stessa. Poi alla fine tireremo le somme». Il medagliere dell'Italnuoto ieri si è arricchito anche dell'argento della nuova stella Gregorio Paltrinieri, già oro nei 1500. Il diciassettenne di Carpi ha chiuso la gara in 7'52"23.

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