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Parata di personaggi dal sangue blu

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Controun binomio del genere soltanto altri superblasonati tedeschi potevano tentare il successo e infatti secondo si è piazzato Chistian Ahlmann a bordo di Taloubet Z in 44”58 e quarto Marco Kutscher con Cornet Obolensky in 45”59, compagni vincenti di Coppa delle Nazioni di Beerbaum venerdì, insieme con Marcus Ehning unico del quartetto germanico il quale, su Copin Van De Broy, ha steccato nella prima manche. Terzo però il francese Marc Dilasser con Obiwan De Piliere (45”10) che come i tedeschi nel secondo giro ha chiuso senza sbagliare. Settimo, a 0 penalità ma in 48”31, l'azzurro Natale Chiaudani a bordo di Fixdesign Almero, unico degli italiani a superare la falcidia del primo giro. «Almero è un buon cavallo peccato che perdeva in velocità scalciando dopo gli ostacoli» ha spiegato il selezionatore federale Duccio Bartalucci, sottolinenando che il castrone bavarese 13enne color castagna è solo da 18 mesi in preparazione dal cavaliere piemontese. La gara romana portava punti per la qualificazione olimpica di Londra ma «la Germania ha un problema di superaffollamento, potremmo fare due squadre per i Giochi», ha sorriso Ludger che ha iscritto per la prima volta il suo nome nell'albo d'oro del Roma. A premiarlo, con la tradizionale Lupa Capitolina, il sindaco Alemanno, i fratelli Piero e Raimondo D'Inzeo (hanno vinto 11 Premi Roma tra 1956 e 1976), l'olimpionico di completo Mauro Checcoli e il presidente federale Paulgross. Al percorso che ha chiuso l'80° Concorso Internazionale di Piazza di Siena ha partecipato al completo (con gli stessi cavalli) la squadra italiana quarta nella Coppa delle Nazioni, alle spalle di Germania, Svizzera e Belgio. Ma Francesca Capponi su Stallone, Juan Carlos Garcia con Bonzai Van De Warande e Luca Marziani in sella a Wivina non sono riusciti, per errori commessi, a entrare tra i 13 binomi (tutti con percorso netto) che dalla prima manche sono traghettati nella seconda, come riuscito a Chiaudani e Almero.

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