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Il riscatto a metà di Schumi: fa pole ma parte sesto

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Lapole position in 1'14''301 è stata la risposta di Schumacher a chi lo derideva. In un minuto ha dato un senso al suo ritorno. Le stradine e i muri cittadini sono pane per i denti della volpe dal pelo argentato e solo un fenomeno come lui (e come Fangio, Farina e Brabham) poteva ritornare in prima fila a 43 anni suonati. Ma c'è un ma. Amaro. Schumi sarà retrocesso al sesto posto per la penalizzazione rimediata a Barcellona (incidente con Vergne). Sale al primo posto Webber su Red Bull (con Vettel nono per aver sbagliato il set-up). Non andava in pole da Brasile 2011. Al suo fianco, beffa del destino, Rosberg, il compagno che Schumi ha battuto sul campo (non in termini di punti perché qui il confronto è impietoso: 2 a 41). Il sette volte iridato ha esultato al pari di un debuttante per la sua 69° pole: «Primo qui dopo quello che mi è successo negli ultimi due anni è incredibile. Punterò a vincere». Se fosse scattato davanti, sarebbe stato credibile. Quei pochi metri di scarto con il secondo, a Montecarlo, sono davvero fondamentali visto che superare tra un guardrail e un commissario è impresa eroica. La presenza di Lapo Elkann, nascosto dietro a un paio di occhiali da sole tutti rossi, non ha portato fortuna al team del Cavallino. Però Alonso ha sposato la politica del «giardiniere»: rastrella punti sempre e ovunque e fa i conti alla fine. «Noi pensiamo più a novembre che a domani, questo è il miglior risultato di squadra dell'anno». Infatti, inedita top ten per Massa finora eliminato in tutte le seconde manche: «La vettura - dice il brasiliano - è più agevole però i problemi di trazione non sono scomparsi e nelle curve soffriamo un po'». Le McLaren sono le vetture che si adattano meglio ai diversi tracciati, ma tra strategie caotiche e notevole degrado delle gomme hanno un andamento altalenante: Hamilton, terzo, Button di nuovo fuori in Q2. E in gara, in genere, vanno peggio. Discorso opposto per la Lotus con Grosjean, quarto, e Raikkonen ottavo. In pista fanno poche correzioni, ma lottano con i pneumatici che entrano in temperatura un giro dopo rispetto agli altri. Sconterà una penalità anche Maldonado: da nono a diciannovesimo per aver ostacolato Perez. Se la gara fosse asciutta, come previsto, più di un team tenterà un solo pit stop.

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