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Claudia Faggioni L'ha cantato tutto, Federica, il nostro inno.

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Venerdìsu quello stesso gradino c'era salito il ìsuo” Filippo Magnini, ieri è stato il suo turno. La «Divina» Pellegrini ha chiuso i 200 stile libero agli Europei di Debrecen con un tempo di 1'56"76, davanti alla tedesca Silke Lippok e alla francese Cyrielle Ophelie Etienne. Quarta a sei centesimi dal tempo olimpico l'altra azzurra in gara, Alice Mizzau. Arriva così per Federica l'ottava medaglia sulla distanza tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei, dopo l'argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004, l'argento ai Mondiali di Montreal nel 2005, il bronzo ai Mondiali di Melbourne nel 2007, l'oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, l'oro ai Mondiali di Roma nel 2009, l'oro agli Europei di Budapest nel 2010 e l'oro ai Mondiali di Shanghai nel 2011. «In termine cronometrico sono abbastanza soddisfatta - ha detto la 23enne veneta, imbattuta nei 200 stile da Pechino 2008 - mi aspettavo meglio, ma non avevo scaricato al cento per cento. Comunque sono molto contenta: sembra scontato che io abbia vinto i 200 stile, ma per me è una conferma importante. Dal 2008 sono imbattuta su questa distanza e spero di esserci ancora tra due mesi ai Giochi: siamo agli sgoccioli e non vedo l'ora di andare a Londra e vedere cosa succede». Prima Filippo, poi lei. Una coppia d'oro. «Mi sono emozionata con l'oro di Pippo. So che lo aspettava da tanto tempo e ci teneva moltissimo. Ha fatto una grande rimonta ed è stato molto bravo» ha aggiunto la nostra campionessa, che con la sua vittoria ci ha regalato la quinta medaglia d'oro di questi Europei. Oggi «Fede» tornerà in acqua per i 400 stile. E anche lì c'è un podio che la aspetta. Ieri, però, non è stata soltanto la giornata della Pellegrini. Altre quattro medaglie si sono aggiunte al conteggio dell'Italnuoto, salito a quota 16 medaglie (5 ori, 7 argenti e 4 bronzi). Prima medaglia internazionale per il giovane Matteo Rivolta, che ha conquistato il bronzo nei 100 farfalla in 52"40, primato personale e a quattro centesimi dal tempo olimpico, dietro al serbo Cavic e all'ungherese Cseh. «Prima della finale ero tranquillissimo -ha commentato il 20enne -, ma che brividi questa gara! La prima volta che mi gioco la finale e sono il primo degli umani, gli altri due sono spaziali. Cavic è quello che mi piace più, ho gareggiato con lui!». La padovana Arianna Barbieri, anche lei al primo Europeo in carriera, ha invece conquistato l'argento nei 50 dorso, il secondo dopo quello ottenuto nei 100 insieme alla qualificazione olimpica. «È andata bene -ha commentato- anche se speravo di fare ancora meglio. Mi sarebbe piaciuto vincere l'oro, ma non mi lamento. Ora non mi monterò la testa, ma tornare sul podio per la seconda volta ai primi Europei è bellissimo». Argento anche per Fabio Scozzoli nei 50 rana, chiusi in 27”49 alle spalle dello sloveno Dugonjic. Il nostro ranista non è in un momento di forma ottimale: «Non sono in condizione -ha detto- mi accontento del secondo posto». Nell'ultima gara in programma è arrivato anche l'argento della staffetta 4x200 stile con Maglia, Maestri, Pizzetti e Magnini.

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