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Guardini «vola» su Cavendish. Rodriguez resta rosa

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Cosìcome, di fondo, a spiegare tutto, c'è la potenza incredibile che il 23enne veronese ha sprigionato all'atto conclusivo della 18esima tappa del Giro al cospetto di uno stranito Cavendish. La tappa, niente più che un facile trasferimento di 150 km messo in mezzo alle frazioni di montagna, era dedicata ai velocisti, e - in tema di velocità - giova segnalare che ieri è stato stabilito il record per la frazione in linea più veloce della storia della corsa rosa: 49,428 km/h di media, una rapidità favorita anche dal percorso tutto in leggerissima discesa. Annullate le verie fughe del giorno, tutta l'attenzione era per lo sprint: agli ultimi 300 metri Cavendish era secondo alla ruota del compagno Thomas, in posizione ottimale per lanciarsi. Alle sue spalle Ferrari e Guardini; proprio quest'ultimo, ai 250 metri, ha anticipato partendo fortissimo e respingendo fino al traguardo il tentativo di rimonta appunto di Cavendish e Ferrari, passati nell'ordine alle spalle del primo. Per Guardini un successo che sa di riscatto: si diceva fosse buono solo per le gare minori, invece Andrea ha dimostrato ieri di reggere benissimo anche i palcoscenici maggiori. Oggi Treviso-Pampeago, tappone di 200 km con 5 Gpm e arrivo in quota: la maglia rosa Rodríguez sarà attaccabile? Gra. Mar.

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