«Ci ha frenato la manche di Garcia e Marziani»
DuccioBartalucci, selezionatore azzurro che ha calcato da cavaliere 23 volte Piazza di Siena nasconde bene la dose di amarezza per quel terzo posto sfuggito per un solo errore. «Nella prima manche Garcia e Marziani non sono riusciti ad avere la fluidità del ritmo che invece è venuta fuori nella seconda. Sapevamo di avere in mano una buona squadra, ora occorre però andare più avanti». L'errore fatale è stato di Natale Chiaudani ma soltato perché si è sommato ai precedenti degli azzurri, dai quali immune è stata la matricola Francesca Capponi, forestale (dal 2010) bergamasca classe 1988 che ha ripetuto il doppio netto di Lummen (Belgio) ai primi di maggio. «Merito del mio Stallone, castrone baio olandese del 1999 che ho acquistato cinque anni fa. Vuol fare sempre come dice lui, ma ci azzecca. Ci allena Claudio Minardi». Zucchero e fiele per l'aviere scelto romano Luca Marziani la cui Wivina era contratta nel primo giro, sciogliendosi poi nel secondo quando ha tirato fuori la sua classe internazionale. A bordo campo c'era Stefano Brecciaroli, qualificato nel completo a Londra olimpica: «L'Italia mi è piaciuta, la sapevo in palla, è vicina ai grandi, d'altronde basta un ‘inezia a questi livelli per scivolare fuori dal podio». Ha premiato la principessa Haya di Giordania (presidente dell'equitazione mondiale) in braccio l'ultimo figlio e in una mise da shopping: «Una gioia essere a Roma, ci ho trascorso stupendi momenti da amazzone». La Germania aspetterà la tappa svizzera di fine mese per varare la squadra dei Giochi londinesi, ma sarà un'impresa non facile per il capo equipe Otto Becker (vinse a Roma nel 1993) migliorare questo team «uber alles». Enr. Ton.