La Roma aspetta Villas Boas
Come un anno fa, stavolta con qualche possibilità in più di centrare l'obiettivo. La Roma, se dipendesse solo dalla sua volontà, un allenatore ce l'avrebbe già: André Villas Boas, l'intrigante portoghese individuato la scorsa estate da Baldini, prima di dirottare l'interesse su Luis Enrique. Una stagione dopo rieccolo nel gruppetto dei candidati, senza più clausole rescissorie da pagare e ancora in cima a una lista che comprende Montella e almeno un paio di «mister x». Villas Boas è il preferito ma non il favorito e questo non dipende dalla Roma: tentato dall'offerta del Liverpool, sta ancora riflettendo sul suo futuro. E prima di scegliere la società con cui ripartire vuole garanzie, oltre a un ricco contratto. Giovane, insegnante di un calcio moderno, in panchina quasi per caso e poi cresciuto al fianco di Mourinho con il quale ha già conosciuto il calcio italiano, ma amante e studioso dell'altra «scuola», quella di Guardiola (e quindi di Luis Enrique... ): le sue squadre giocano con il 4-3-3, difesa alta, regista in mezzo ad impostare in mezzo ai centrali, due intermedi che si inseriscono e un tridente con un centravanti e due attaccanti larghi. Le idee, insomma, combaciano con l'identikit stilato dalla Roma, la dote in più sono i successi conseguiti con il Porto prima del fallimento al Chelsea. Un'esperienza, quest'ultima, che secondo i dirigenti giallorossi lo ha rafforzato. Baldini e Sabatini sono entrambi stregati dal portoghese, lo hanno contattato e, secondo i sussurri, almeno uno dei due lo ha incontrato nei giorni scorsi. Facile pensare al viaggio a Lisbona di giovedì scorso del ds (segnalato anche ieri fuori città...), mentre non combaciano i giorni in cui Baldini e Villas Boas erano a Boston la scorsa settimana: il dg c'è rimasto per poche ore mercoledì prima di partire per Nantucket mentre il tecnico è stato convocato nel weekend dai proprietari americani del Liverpool, che, aspetto da non sottovalutare, sono soci del presidente romanista DiBenedetto. Al suo ritorno in Portogallo Villas Boas si è limitato a dire: «Non ho fretta per decidere, aspetto il progetto giusto». E se fosse quello della Roma? Le ultime dall'Inghilterra danno in vantaggio lo spagnolo Martinez (Wigan) nella corsa alla panchina dei Reds - anche lui volerà a Boston domani - e l'inserimento di Capello. A Trigoria, intanto, tengono «in caldo» la pista Montella anche se, con il passare dei giorni, la sua candidatura stia perdendo quota e lui la pazienza. Il Catania continua a fare la voce grossa. «È il nostro allenatore - ribadisce Pulvirenti - e ha un contratto fino al prossimo anno. Sono stato contattato dalla Roma ma non ho mai chiesto contropartite tecniche o economiche». Posizione ribadita dall'ad appena insidiato, Sergio Gasparin. «Vogliamo confermarlo». La Roma non si spaventa e, se scartasse le altre opzioni, conta di chiudere in fretta con Montella. L'intrigo continua.