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La dinastia della famiglia Oppes continua

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Iltenente colonnello Salvatore Oppes, romano di 57 anni, team-manager della scuderia Esercito di salto ostacoli, 8 partecipazioni a Piazza di Siena e 4 medaglie d'oro ai Mondiali Militari, è figlio di Antonio e nipote di Salvatore Oppes, rispettivamente bronzo (Roma 1960) e argento olimpici (Stoccolma 1956) a squadre insieme a Piero e Raimondo D'Inzeo. Entrambi carabinieri - maresciallo Antonio (del 1916, scomparso nel 2002) e maggiore Salvatore (1909-1987) - erano nati a Pozzomaggiore (Sassari) la zona più fertile della Sardegna, il Logudoro. «Un terra vocata all'allevamento, per cui i due fratelli divennero naturalmente dei cavalieri - ricorda Oppes che, nell'ovale di Villa Borghese, ha vinto con i cavalli Sapiente, un sardo, e Collirio, purosangue - Salvatore ha combattuto, nella Seconda Guerra Mondiale, in Albania mentre Antonio era in Africa Orientale, uno dei 58 superstiti della battaglia di Culqualber». Uno scontro sanguinoso in cui il 1º Gruppo Mobilitato Carabinieri si immolò quasi al completo, con tale valore che ai pochi sopravvissuti gli avversari britannici tributarono l'onore delle armi. La dinastia è continuata con il tenente colonnello Oppes che ha avuto nel genitore il primo istruttore, per poi passare alla Scuola Militare di Equitazione di Montelibretti sotto la guida di Piero D'Inzeo, sfiorando tre volte (Mosca 1980, Los Angeles 1984, Barcellona 1992) la partecipazione olimpica. Ora nel suo team dell'Esercito ci sono Lucia Vizzini, Roberto Cristofoletti, Tiziana Malagigi ed Emanuele Attis che salterà oggi nel Concorso dei Giovani Cavalli con la 7 anni grigia Quercia Dell'Esercito Italiano, allevata nel Centro Militare di Grosseto. Enr. Ton.

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