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Come al suono del gong sul ring, l'urlo «fuori i secondi!» ha accompagnato lo sviluppo della 17ª tappa del Giro d'Italia, da Falzes a Cortina attraverso le Dolomiti.

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Unatappa condotta a ritmo forsennato da una spettacolare Liquigas, che ha preparato il terreno per il forcing del suo capitano Ivan Basso sul Passo Giau, che scollinava a 18 km (di discesa) dal traguardo. Sull'azione del varesino sono rimasti davanti appena in 6: con lui hanno resistito Scarponi, Pozzovivo, Urán, un sorprendente Hesjedal e un Purito Rodríguez sempre più saldo nella sua maglia rosa (con 30" su Hesjedal, 1'22" su Basso e 1'36" su Scarponi). Talmente autorevole, ormai, il catalano, da andare a vincere lo sprint ristretto a Cortina davanti a Basso e Hesjedal, per dedicare poi il successo alla memoria dell'amico Xavier Tondo, a un anno esatto dalla scomparsa dello sfortunato corridore. Problemi per Scarponi tra la fine del Giau e la discesa: ma il marchigiano ha superato i crampi che lo attanagliavano ed è rientrato sugli altri a 2 km dal traguardo. Oggi a Vedelago vedremo i velocisti in azione, domani si torna a ballare in montagna. Mar. Gra.

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