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Michele De Feudis Ammiccamenti, pentimenti già noti, la testimonianza di Carobbio che tira in ballo Conte per due partite del Siena nello scorso campionato e mazzette di denaro legato con elastico letteralmente lanciate dagli «zingari» verso

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«InNovara - Siena (…) - spiega Carobbio - ci fu un accordo per far finire la gara in parità (...) Conte ci rappresentò che potevamo stare tranquilli». E sulla trasferta dei toscani a Bergamo aggiunge: «Ci accordammo di concedere i punti all'Albinoleffe». Conte rischia una lunga squalifica per omessa denuncia: presto verrà ascoltato. Davanti a Palazzi, invece, sono già emerse anche le posizioni dei laziali Brocchi e Mauri sulla presunta combine per Lecce-Lazio. Brocchi afferma di aver conosciuto l'ex calciatore e scommettitore Zamperini tramite Mauri, di non averlo mai frequentato. In più esclude presunte combine per la gara con i salentini. Mauri riconosce la sua vicinanza con Zamperini, a cui forniva i biglietti per le gare della Lazio, ma nega artifici per la partita di Lecce ma conferma che conosceva la mania per le scommesse di Zamperini (lo vedeva «spesso con fogliettini vari, di agenzie Snai, intento a verificare quote»). Controcorrente le dichiarazioni di Ferrario del Lecce: «Ho avuto sentore dell'esistenza di un sistema che si attivava per combinare partite di calcio» quando «il mio amico Zamperini (che soggiornava nell'albergo della squadra salentina, ndc), due giorni prima della gara Lecce-Lazio (…) mi disse che c'erano degli amici che volevano mettere dei soldi sulla gara». Surreale il racconto dell'ex terzino del Bari, Alessandro Parisi, in merito alla combine di Palermo-Bari (maggio 2011): gli «zingari» prima segnarono nome e ruolo degli atleti coinvolti su un foglietto (Parisi, Rossi, Bentivoglio e Masiello) e successivamente «In questo scenario inquietante» uno slavo «aprì lo zaino estraendo delle mazzette di denaro legate da un elastico che lanciò verso di noi».

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