L'incredibile trionfo del Chelsea
A Monaco gli inglesi battono il Bayern ai rigori e vincono la Champions Al 90' è 1-1, Robben fallisce un penalty, poi Drogba decide nella «lotteria»
IlChelsea vince ai rigori la prima Coppa dei campioni della sua storia. Gli inglesi alzano il trofeo pur meritando meno e gettano nel silenzio l'intera città di Monaco. Il Bayern merita, ma festeggia il Chelsea: anche questo è calcio. Il gioco all'italiana paga, la filosofia del giovane tecnico Roberto Di Matteo è vincente: ha preso una squadra sul baratro, ha vinto coppa d'Inghilterra e Champions League eliminando anche il Barcellona. Il Bayern gioca a calcio, ma crolla ai rigori. Fatali gli errori di Olic e Schweinsteiger. I tedeschi partono e caricano a testa bassa trascinato dai tifosi dell'Allianz Arena. Gli inglesi pensano soltanto a distruggere. I bavaresi premono, i londinesi limitano i danni senza mai essere propositivi. Al 21' la prima emozione, con Robben che salta Bosingwa e spara di sinistro verso Cech: il portiere ceko si salva deviando sul palo, sul proseguimento dell'azione i difensori allontanano. Al 35' Muller calcia al volo senza centrare il bersaglio. Gli inglesi provano a mettere la testa fuori dalla propria metà campo. Drogba di tacco per Lampard che apre sulla destra per Kalou: destro di prima intenzione, Neuer si allunga e intercetta sul primo palo. In chiusura di primo tempo Gomez è bravo a liberarsi in area, poi carica il destro calciando alle stelle. Nella ripresa lo spartito è identico: Robben - ben assistito da Gomez - calcia a colpo sicuro, Cole salva in scivolata. Un'ora di gioco, il risultato non si sblocca. La partita non è bella, l'atteggiamento del Chelsea non favorisce lo spettacolo ma la posta in palio è troppo alta per soddisfare gli esteti dell'arte pedatoria. Il Bayern continua a martellare ai fianchi, gli inglesi soffrono, vanno in apnea, sono in affanno. Kroos calcia dal limite, trovando un muro. Ma alla fine il muro inglese crolla. Minuto ottantadue, cross dalla sinistra di Schweinsteiger, Muller sbuca sul secondo palo all'altezza del vertice dell'area di porta, anticipa Cole, schiaccia di testa e mette dentro. Esplode l'Allianz Arena, il Chelsea è in ginocchio. Di Matteo getta nella mischia Fernando Torres, è la mossa della disperazione. Otto minuti al novantesimo, pochissimi per rimettere in piedi una finale. L'uomo della Provvidenza si chiama Didier Drogba. Su azione d'angolo, quando mancano cento secondi alla fine, l'attaccante ivoriano si avventa sul pallone come un falco, vola in cielo, incorna la palla e la mette all'incrocio. Uno a uno. Ora fanno festa i tifosi inglesi, nel silenzio dell'Arena si sentono soltanto loro. Il Chelsea chiude in avanti, Drogba su punizione ha l'ultima opportunità, ma il suo tiro finisce in curva. Si va ai supplementari. Torres affonda nella metà campo avversaria, entra in area e viene a contatto con Boateng: cade, ma l'arbitro non fischia. Dall'altra parte Drogba tocca Ribery in area: rigore. Sul dischetto va Robben, Cech para! Il Bayern perde Ribery per infortunio, entra Olic che nel secondo tempo supplementare fallisce un'opportunità incredibile, con un tiro cross che attraversa tutto lo specchio della porta. La disperazione dei tedeschi è linfa vitale per gli inglesi, che riprendono a difendersi spudoratamente. Robben cerca una rivincita che non arriva: il suo sinistro è da dimenticare. Il cronometro corre, si va ai rigori. Lahm segna. Mata si fa parare il tiro da Neuer. Si mette subito male per il Chelsea. Gomez fa centro. David Luiz realizza. Va sul dischetto il portiere Neuer, e trova l'angolo giusto. Tocca a Lampard, gol. Va Olic, e Cech para. Cole sul dischetto, rete. Risultato in equilibrio. Sbaglia Schweinsteiger. Poi Drogba, ed è il trionfo! «Penso che un sogno così non ritorni più»... la firma sulla coppa è italiana. Complimenti a Di Matteo.