Rocchi: Reja resta qui. Ma lui dice no a Lotito
Capitan Rocchi lo vuole ancora seduto in pachina, è la squadra che lo chiede. E Claudio Lotito lo corteggia, non lo molla. Anche se ieri, in tarda serata, Edy Reja ha telefonato al presidente e gli ha annunciato la volontà di non accettare la proposta del rinnovo del contratto offertagli martedì. Ma andiamo con ordine. In mattinata il tecnico aveva incassato la dichiarazione d'amore di Rocchi, leader dello spogliatoio biancoceleste. «Sinceramente non so cosa farà - ha detto ieri Rocchi durante un'iniziativa coi giovani sui rischi oncologici - il mister fa il misterioso. Credo che il futuro sia ancora da delineare. Penso che ci saranno nuovi incontri. Vedremo, da parte mia e di tutta la squadra ci auguriamo che resti». Poi, per tutta la giornata, si sono inseguite le voci sul presunto incontro tra Lotito e Reja. Alla fine i due non si sono visti, ma dopo cena il tecnico ha telefonato al presidente per ribadirgli i suoi dubbi sulla permanenza sulla panchina della Lazio. Reja vuole andersene, anche se, conoscendo i precedenti, non si può escludere un clamoroso ribaltone. Perché Lotito s'è fissato. È sempre più convinto che un'alternativa al goriziano non ci sia. E, quindi, nel corso della telefonata, ha chiesto all'allenatore di tornare sui suoi passi. Nel caso arrivasse una separazione definitiva, il presidente potrebbe chiamare alla guida dei biancocelesti Gianfranco Zola. Se c'è un'alternativa valida è lui. Nella testa di Lotito è l'unico in grado di sedersi all'Olimpico, di affrontare una piazza come Roma. Ma c'è un problema. Quel problema si chiama Pierluigi Casiraghi. L'ex attaccante laziale lavora in tandem con Zola, ma al presidente non piace. È un ostacolo non indifferente. L'altro candidato eccellente è Roberto Di Matteo, anche se ha dichiarato nei giorni scorsi che «dalle ex fidanzate» non vuole tornare. Capitolo Mazzarri: costa troppo. Due milioni e mezzo nell'anno della crisi, con i conti di quasi tutte le società di A in rosso e un futuro economico incerto è follia. Gasperini non convince e, soprattutto, non vince. E torniamo a Reja. Dietro ai suoi dubbi ci sarebbero due motivi. Primo: il goriziano potrebbe avere altre proposte in ballo. Tornare a Napoli da direttore tecnico (opzione che non piace) o andarsi a sedere sulla panchina della Fiorentina. Secondo: durante il colloquio di martedì scorso a Formello con Lotito il tecnico avrebbe ammesso gli errori di gestione ma non vuole accettare imposizione dalla società sul suo preparatore atletico Febbrari. Ma questi potrebbero essero solo i primi capitoli di una telenovela ancora lunga e senza un esito certo. Di sicuro c'è la voglia di fuga dell'allenatore e la volontà di Lotito di trattenerlo. In mezzo c'è la squadra, con capitan Rocchi che lo rivuole a Roma a fine ferie. Già oggi potrebbero esserci nuovi sviluppi.