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Cinque motivi per prendere l'aeroplanino

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Lascelta è già fatta e l'uomo del futuro è lo stesso del passato:Vincenzo Montella. Una garanzia a leggerla così, ma a convincere la dirigenza sono stati 5 fattori determinanti. Primo: la conoscenza di un campionato che ha tradito la «scommessa»Luis Enrique. Dopo aver sbagliato con l'asturiano la nuova dirigenza non poteva rischiare una scelta altrettanto azzardata come, per esempio, Villas Boas. Secondo: il carattere. Montella nel suo seppur breve passaggio in giallorosso, ma soprattutto in questo campionato a Catania ha dimostrato una maturazione incredibile. È uno che in questo senso da garanzie, smaliziato quanto basta. Non s'è fatto scrupolo in passato di mandare in panchina «l'amico» Totti e fa sempre scelte per la squadra: insomma non guarda in faccia nessuno. Terzo: la capacità tecnica. Già con la Roma aveva fatto intravedere qualcosa di buono, ma il suo Catania ha mostrato qual è il suo credo tattico. Sarà sicuramente una Roma meno «estremista» rispetto a quella sognata da Luis Enrique, ma non rinuncerà a giocare un calcio veloce ed offensivo. Quarto: l'ambiente. Inutile dire come il popolo romanista abbia già adottato nuovamente l'aeroplanino: una scelta che ha messo d'accordo tutti. Dirigenza, squadra, tifosi e non solo per quello che Vincenzo aveva fatto sul campo con la maglia giallorossa. Chiedeva una chance e non gli era stata data: ora ha la sua occasione per mostrare quello che vale davvero. Quinto: l'oggettiva mancanza di un'alternativa credibile, sostenibile e in linea con questo nuovo progetto che continua a viaggiare col vento in poppa. Guadiola? Al momento resta solo una splendida idea.

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