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Lazio Brivido Champions

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I biancocelesti si giocano le ultime chance all'Olimpico contro l'Inter Reja si proietta nel futuro: «Mi piacerebbe restare, amo questa squadra»

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Neiprossimi novanta minuti la Lazio cercherà di alimentare le flebili speranze di una qualificazione in Champions League. Per farlo dovrà battere l'Inter di Stramaccioni che arriverà nella capitale senza Sneijder, Forlan e soprattuto Zarate, escluso a sorpresa dalla lista dei convocati. «Questa partita vale un'intera stagione - afferma senza mezzi termini l'allenatore goriziano - non avremo un'altra opportunità. È un'occasione unica, non ce la dovremo far sfuggire anche se non sarà per nulla facile. L'Inter è in ripresa, Stramaccioni è riuscito a rivitalizzarla, quando è arrivato ha trovato una squadra un po' spenta. Ora stannno tornando in condizione, Milito attraversa un momento straordinario, é un organico ricco di qualità, di fisicità e di valori tecnici. Per questo servirà la migliore Lazio». Una sfida da dentro o fuori, anche i nerazzurri sperano nel miracolo Champions, un miracolo a cui Reja non crede. «L'Inter al meglio può arrivare quinta - sottolinea l'allenatore laziale - di certo arriveranno dietro al Napoli che in casa non perderà punti. Noi per battere l'Inter dovremo fare una partita attenta, aggressiva, dinamica. Potremo avere la meglio sui nostri avversari soltanto alzando il ritmo del gioco: quest'anno, quando lo abbiamo fatto, siamo sempre riusciti a ottenere risultati importanti». Il campo principale della domenica, per dirla nello stile di «Tutto il calcio minuto per minuto», sarà comunque quello di Catania, dove la squadra di Montella, ormai prossimo alla Roma, dovrà cercare di battere l'Udinese. «Il Catania farà la propria parte, così come il suo allenatore - afferma con convinzione il tecnico laziale - ma l'Udinese è un cliente scomodo, soprattutto in trasferta». Sarà una partita fondamentale, non solo per le sorti della Lazio ma anche per quelle dell'allenatore che non considera ancora chiuso il suo periodo in biancoceleste. «Sarei felice se fossi chiamato ad allenare questa squadra anche il prossimo anno - sottolinea ancora Reja - da quando sono arrivato la squadra è sempre migliorata dal punto di vista dei piazzamenti. Oggi siamo in Europa League, domani potremmo essere anche più in alto. Questo è un progetto che non è ancora giunto al termine. Confermerei la squadra in blocco, aggiungendo qualcosina dal punto di vsta dell'organico. Quest'anno avevamo fatto bene, ma alcuni infortuni ci hanno frenato. Lasciatemelo dire, e ve lo metto per iscritto: se non ci fosse stato l'infortunio di Klose saremmo già in Champions da un pezzo. Ma il rimpianto resta. Con Lecce, Novara e Siena abbiamo fatto solo due punti. Pochi, troppo pochi, nonostante gli infortuni e le squalifiche avremmo dovuto fare molto di più». L'assenza del tedesco è il rmmarico più grande dell'allenatore che comunque stasera potrà tornare a contare sul centravanti dal primo minuto. «Non è al 100%, ma se gioca già all'80% potrebbe farci vedere grandi cose. Zarate? È cresciuto molto dal punto di vista caratteriale, se tornasse alla Lazio potrebbe fare molto bene. Contro di noi non ci sarà, l'ho saputo dal benzinaio. Ha fatto il pieno qui a Formello pochi minuti prima di me»... Reja sorride, e se ne va. Sperando di fare il pieno: servirà una vittoria e molta fortuna sulla rotta di Catania. Il resto verrà da sè.

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