Domenico Latagliata TORINOSulla festa juventina è prevista acqua a secchiate.
Maanche malinconia, inutile negarlo: Alessandro Del Piero giocherà titolare – lo ha annunciato Conte – ma lo farà per l'ultima volta con la maglia bianconera addosso nella città che è diventata sua dopo esservisi trasferito da Padova quando era poco più di un ragazzino. Tempi e modi per un ripensamento da parte di Agnelli non ce ne sono: il numero dieci avrà ancora a disposizione la finale di Coppa Italia di domenica prossima, a Roma contro il Napoli, e poi toglierà il disturbo. Perché di tale si è trattato negli ultimi mesi, almeno nei confronti di Agnelli: della squadra e dell'allenatore no, ma del presidente sì e la spiegazione sta tutta nel famoso video datato inverno 2011 in cui il capitano si diceva disposto a firmare in bianco. Agnelli ha preso atto e se l'è legata al dito: ok per un anno, poi grazie e arrivederci. Finisce comunque da trionfatore, Del Piero, non ha rotto le scatole nemmeno quando avrebbe forse potuto, si porta a casa l'ottavo scudetto (meno i due di calciopoli) e due milioni di bonus che male non fanno mai. Oggi lo stadio sarà tutto per lui, oltre che per Conte e per la squadra intera: la partita conta poco se non per mantenere un'imbattibilità storica e incredibile dopo i due settimi posti inanellati nelle precedenti stagioni. La sostanza, per una volta, sarà il corollario: feste prima, feste durante e feste dopo. Il presidente della Lega, Beretta, consegnerà il trofeo a Del Piero – a chi, se no? – e poi via con la commozione. E, a partire dalle 20, giro nel centro città con il pullman scoperto e senza ombrelli. Si parte da Porta Susa, si arriva al castello del Valentino in mezzo – pare – a centomila juventini impazziti di gioia. Ci sarà un tripudio di trenta, fregandosene di calciopoli, delle sue sentenze e di quanto ancora solo un paio di giorni fa Blatter, presidente Fifa, ha ricordato. Ovvero: scudetto numero 28 a distanza di nove anni dall'ultimo. Anche se sullo stadio torinese campeggia già la terza stella. «Se riusciremo a non perdere, gli altri potranno eguagliarci ma nessuno potrà superarci – ha detto ieri Conte, provando a rimanere sul pezzo -. Il mio rinnovo? Stiamo discutendo. L'ultima di Del Piero? Ha giocato titolare contro il Notts County quando è stato inaugurato lo Juventus Stadium. È sceso in campo da primo minuto alla prima di campionato, contro il Parma, da capitano. Sarà in campo dall'inizio: un atto doveroso non per la carriera, ma per quello che ha fatto e dovrà fare ancora contro l'Atalanta». Chapeau.