La nuova Ferrari ha due volti
VenerdìButton (1'23''399) e Vettel (1'23''563) sono stati i più veloci, mentre la «nuova» Ferrari non ha ancora svelato il suo potenziale, il suo valore. Oggi lo dovrà fare per forza. Profondamente rivista nell' impianto generale, in particolare negli scarichi, nell'alettone anteriore e nel fondo scocca, ha lasciato, ai non addetti ai lavori (tifosi, giornalisti, appassionati), molti dubbi. Ma non importa. È fondamentale che siano ingegneri e meccanici a interpretare i dati e a trasformarli in prestazioni vincenti anche se non si direbbe che siano così vicini alla meta dando retta alle dichiarazioni acidule di Alonso: «Siamo esattamente dove pensavamo, di certo è meno di quello che vi aspettavate voi. Non siamo in grado di dire quali modifiche hanno funzionato, lo verificheremo in qualifica dove cercheremo di recuperare, ma le sensazioni sono positive». Al mattino lo spagnolo era stato il più veloce dimostrando di aver recuperato terreno rispetto alle rapidissime Lotus (i nuovi scarichi sono infatti molto simili alla vettura di Raikkonen ancora tra i primi insieme al compagno di squadra Grosjean), al pomeriggio ha chiuso 14° dietro a Massa 11°. Ma la seconda versione della monoposto del Cavallino, in questo caso, era carica di benzina e i piloti hanno patito il cronico sovrasterzo. Anche le altre contendenti si sono mosse: aggiornamenti per la Red Bull (attenzione perché sono di nuovo fortissimi) e novità più vistose sulla Mercedes, nuova trasmissione in carbonio e posizionamento «sdraiato» delle pinze freni, e sulla McLaren. La MP4/27 sfoggia un musetto con uno scalino appena accennato e una parte finale schiacciata simile al becco di un'anitra. Il team di Woking ha anche deciso di non avvantaggiare più gli avversari con sciagurati cambi gomme. A casa i meccanici «emozionabili», dentro quelli dai nervi d'acciaio. Non basta per far ritrovare il sorriso ad Hamilton: «Passo gara ottimo, ma non abbiamo un buon bilanciamento, troppo sottosterzo». A proposito di pneumatici, sarà un fine settimana torrido e per affrontare l'asfalto abrasivo di Montmelò, la Pirelli ha portato mescole soft e hard. Chi riuscirà a massimizzare le gomme, avrà il Gp in mano. Non a caso già oggi potrebbero esserci grosse sorprese perché l'idea dei team è quella di sacrificare qualche posizione sulla griglia di partenza per avere in gara un treno di ruote nuove a disposizione.