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Il futuro sarà con Montella

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L'aeroplanino senza rivali per la panchina giallorossa Contatti avviati con Baldini, c'è da convincere il Catania

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Laversione «official» è che «l'Aeroplanino è un candidato molto forte, ma non è l'unico», quella «para amigos» è che al momento c'è un uomo solo al comando e per nove stagioni ha indossato la maglia numero nove della Roma. Se è vero, come scriveva Agatha Christie, che un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza e tre indizi fanno una prova, il finale è già scritto. Ci sono i desideri di Vincenzino di ritornare a Roma dalla compagna Rachele (attualmente in dolce attesa) e di salutare Catania per una panchina di una grande. E c'è stato anche un «No, grazie», detto alla Lazio una decina di giorni fa, motivato con l'ammissione che qualcuno aveva già bussato al portone di casa. E questi sono solo i primi tre indizi, che già da soli farebbero una prova. La lista delle coincidenze sospette però continua. Una, la più curiosa, è capitata sabato alla fine di Roma-Catania: Daniele Russo, il fido secondo di Montella, incontra un giocatore della vecchia guardia romanista, lo saluta affettuosamente e gli scappa un «ci vediamo presto» con tanto di occhiolino. Insomma, gira e rigira, tutto sembra riportare il figliol prodigo Montella all'ovile di Trigoria. Anche perché dei contatti, prima con Sabatini e poi con Baldini, ci sono già stati e hanno partorito più di qualcosa, come una sorta di diritto di prelazione di due settimane e l'ok al ritorno a Roma del vice Russo e del preparatore atletico Marra. E poi, soprattutto, il profilo del Vincenzo Montella allenatore rientra perfettamente nell'identikit del tecnico da Roma: giovane, educato, ambizioso, in fase ascendente, con un calcio propositivo, italiano e che sappia reggere l'impatto della piazza. L'unico ostacolo, superabilissimo, sembra il Catania. «Montella resta a Catania, ha un altro anno di contratto e sono sicuro, conoscendolo, che non ha parlato con la Roma», ha urlato, strategicamente, il presidente Pulvirenti. Più che un messaggio di sfida, visto che finora il Catania ha sempre liberato i propri allenatori in presenza di una chiamata di una grande, sembra uno in codice: risolvibile dalla Roma con il prestito o con l'acquisto di qualche giocatore (Gomez?). Per tutti gli altri candidati, da Prandelli a Villas Boas giusto per fare i nomi più di moda, non siamo ancora neanche al primo indizio.

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