Insegno-Bonolis, la sfida si gioca in tribuna vip
Lazioe Inter si giocano la Champions e i tifosi trepideranno per 90 minuti. Tra questi, anche i vip di fede biancoceleste e nerazzurra. Allo stadio ci sarà Paolo Bonolis, cuore interista: «La vedo difficile - ammette - sarà una partita giocata da due squadre qualificate per l'Europa League che, senza calcoli, scenderanno in campo per vincere e congedarsi dai tifosi tra gli applausi. Non so cosa succederà a Catania con l'Udinese, ma non c'è un motivo al mondo per il quale squadre che hanno fatto bene finora, possano poi rovinare tutto proprio all'ultima giornata». Poche percentuali, quindi per il terzo posto: «Quasi inesistenti, però nel calcio tutto può accadere. Spero che l'Inter dopo il derby concluda il campionato e poi si pensi al futuro. Fossi in Moratti, riconfermerei assolutamente Stramaccioni, un ragazzo dalle grandi potenzialità e personalità. E poi sarebbe anche economicamente vantaggioso, con più soldi per il mercato». Anche Pino Insegno, biancoceleste doc, non vede l'ora: «Finalmente una partita vera, aldilà dei gemellaggi, in cui ci si congederà dai propri tifosi in un Olimpico che si preannuncia strapieno. Non sarà una gara facile, ma sicuramente combattuta. Finalmente poi rivedremo molti giocatori che abbiamo perso per troppo tempo». Una porticina per il terzo posto Insegno la tiene aperta: «Io ci credo sempre, può succedere di tutto. Ma sinceramente è difficile e penso che l'Europa League sia un ottimo traguardo, più alla portata della Lazio per il momento». Lazio-Inter sarà anche il ritorno di Zarate all'Olimpico. «E come ogni buon ex, spero non giochi! Non mi piace l'idea che si esalti proprio contro di noi. Per il resto, sarei contento se tornasse a Roma un po' come il figliol prodigo, ma più maturo».