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I dubbi di Lotito sulla panchina

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Il ciclo di Reja è finito ma le alternative non convincono Zola, Gasperini e Pioli i candidati e se Edy arriva terzo...

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Gasperiniin corsa? Certo. E Mazzarri? Pure anche se chiede 2.5 milioni all'anno per lui e il suo staff. Pioli? Non va trascurato. Infine Reja? L'addio non è più sicuro a prescindere dal terzo posto che i biancocelesti potrebbero agganciare all'ultima giornata battendo l'Inter (serve anche la sconfitta dell'Udinese a Catania, è bene ricordarlo). Insomma, la telenovela è appena cominciata perché il presidente Lotito non ha ancora deciso e, conoscendo i suoi tempi biblici, i suoi tentennamenti al momento di decidere, non si possono fare previsioni su quanto tempo occorrerà alla Lazio per avere certezze sul futuro tecnico. E tutte le strade sono ancora percorribili anche se il feeling spontaneo nato con Zola resiste nonostante il parere negativo di qualche consigliere esterno che caldeggia altre soluzioni. La realtà è questa, le alternative per quanto qualificate e interessanti per opposti motivi, non convincono del tutto. «Al peggio non c'è mai fine», recita un vecchio adagio valido per la vita ma anche per il calcio e, dopo l'entusiasmo iniziale, il numero uno biancoceleste sta riflettendo se lasciare una strada sicura per una incerta col rischio di fare un passo indietro . Del resto il feeling col vecchio Edy ha resistito a mille tempeste e alla fine il tecnico goriziano ha portato la nave in porto con la conquista di un posto in Europa e circa sessanta punti in questa stagione. Ma è anche vero che si poteva fare di più, che le risorse della squadra non sono state gestite al meglio, che le dichiarazioni invernali dell'allenatore non sono state tenere con la società e Tare creando non pochi problemi e soprattutto dopo due anni e mezzo il ciclo alla Lazio sembra finito. Inoltre non si possono dimenticare le doppie dimissioni presentate in due diversi periodi che non depongono a favore della conferma di Reja. Lotito ricorda perfettamente il quarto anno di Rossi sulla panchina biancoceleste quando fu quasi costretto a confermare il tecnico riminese e, dopo pochi mesi, fu uno dei pochi a difenderlo fino all'ultimo: arrivò la coppa Italia ma ci furono molti problemi di convivenza tra i giocatori e il tecnico. Motivo per cambiare, ma come detto, la decisione finale sarà presa la prossima settimana (si spera) e non si possono escludere colpi a sorpresa come la conferma di Reja ma anche l'arrivo di un allenatore che finora non è mai stato nominato.

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