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Buffon 7.5 Meriterebbe un 8 pieno, ma il suo sciagurato dribbling contro il Lecce, con seguito di crisi cardiache e attacchi di panico per gran parte dei tifosi juventini, gli costa mezzo punto.

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Inutilefair play. Barzagli 8 Il suo acquisto in corso d'opera lo scorso anno aveva fatto storcere la bocca a molti. Lui ha dimostrato che la scelta era quella giusta. È sicuramente uno dei migliori difensori del campionato italiano. Se la Juve ha dimezzato il numero di gol incassati il merito è in gran parte suo. Bonucci 7.5 Nel 2011 era il simbolo di tutte le disgrazie juventine, nel 2012 di una difesa che finalmente è tornata all'altezza delle situazione. Lui ha comunque provato a complicarsi la vita con qualche «eccesso di sicurezza», ma li ha ben compensati andando a segnare, oltre che nella propria, nella porta avversaria. Chiellini 7.5 Ormai non fa più notizia. Sicuro in difesa, pericoloso in attacco, determinato e sempre pronto a trascinare la squadra con il suo carattere indomabile. Da difensore ruvido non ha la classe né i numeri di Pirlo, ma è uno dei giocatori di cui la Juve non può certo fare a meno. Lichtsteiner 7 Conte gli ha affidato la fascia destra e lui l'ha blindata con la sua esperienza. Forse un po' carente nella fase difensiva, non di certo in quella offensiva. Il primo gol della nuova Juve, nel nuovo Juventus Stadium, è suo. È sufficiente per entrare nei libri di storia. Vidal 8 L'ultima volta che la Juve aveva "pescato" in Germania alla ricerca di un giocatore in grado di fare la differenza, a Torino era arrivato un certo Diego. Non proprio un precedente incoraggiante. Ma Vidal non si è lasciato condizionare e alla fine ha dimostrato tutto il suo valore. Guerriero. Marchisio 8 È l'uomo dell'autunno bianconero. A ottobre, nel giro di una settimana, segna i due gol che affondano il Milan e quello decisivo che permette di espugnare San Siro contro l'Inter. Nella prima parte della stagione è «l'attaccante» più prolifico, simbolo di una squadra in grado di mandare in rete tutti i suoi giocatori. Poi una lieve flessione prima di tornare decisivo nelle ultime partite. La Juventus dei prossimi anni è inevitabilmente legata a lui. De Ceglie 7 Gioca una stagione senza sbavature. Gli manca ancora l'acuto del grande campione, ma sicuramente migliora tantissimo rispetto alle annate precedenti. È, con Marchisio, uno dei prodotti simbolo del vivaio bianconero. E questa è forse la notizia migliore per una società che ha finalmente dimostrato di poter e sapere pensare al presente con lo sguardo rivolto al futuro. Pepe 7 Anche lui è stato rigenerato dalla cura Conte tornando il giocatore che aveva fatto sognare un altro popolo bianconero: quello di Udine. Gol e tanti chilometri corsi. Normale che, ad un certo punto, la fatica si sia fatta sentire. Cáceres 7 La migliore risposta a tutti quelli che pensano che le «minestre riscaldate» non siano poi un granché. Di ritorno dalla «vacanza» a Siviglia regala alla Juve una bella fetta di finale di Coppa Italia (doppietta decisiva contro il Milan), ma anche il gol del vantaggio contro l'Inter. Più che una «minestra riscaldata», «una minestra indigesta». Per gli altri. Giaccherini 7 I nostalgici hanno rivisto in lui, con le dovute differenze, la «favola» di Torricelli. Conte l'ha voluto nonostante i dubbi e le critiche. Alla fine ha avuto ragione. Estigarribia 6.5 Si guadagna il diritto ad un voto segnando la seconda rete nella battaglia del San Paolo contro il Napoli. In quel momento la Juve stava perdendo 3-1. Finirà 3-3, gli scudetti si vincono anche così. Vucinic 8.5 Ha alternato partite da 10 a partite da 6. Genio e sregolatezza, merita sia i fischi che gli applausi dei tifosi. Per Conte è lui il top player della Juve 2011-2012. Sicuramente gli manca qualche gol (è pur sempre un attaccante), ma gli assist e la mole di gioco prodotta lo inseriscono di diritto tra i simboli di questa straordinaria stagione. Matri 7.5 È l'attaccante che ha segnato di più. Per questo merita un voto alto. È un po' mancato nella parte finale della stagione, ma questa Juve è un'opera collettiva e se un «solista» viene meno ce n'è subito un altro pronto a sostituirlo. Quagliarella 7 È il «solista» che ha sostituito Matri nel suo momento di flessione. Lo scorso anno, con lui in campo, la Juve era in testa alla classifica. Poi si fece male e la stagione cambiò. Quest'anno, gli infortuni non l'hanno risparmiato, ma è tornato in tempo per chiudere in bellezza. E vincere lo scudetto. Amuleto. Borriello 6.5 Sembrava destinato a terminare nell'anonimato la sua breve esperienza juventina. Notato più per i tagli di capelli e i baffi che per le giocate in campo. Poi è arrivato il gol decisivo contro il Cesena. E in questo scudetto c'è anche il suo zampino. Chi li ha visti s.v Fabio Grosso, Eljero Elia, Simone Padoin, Miloš Krasic, Luca Marrone. Qualcuno ha giocato e anche segnato. Ma alla fine restano campioni d'Italia, «a loro insaputa». Juventus Stadium 10 e lode L'uomo in più di questa Juve. Nicola Imberti

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